Oste a Roma, l’osteria gastronomica con cocktail bar di piazza Cavour

oste a roma

Oste a Roma. Che Prati sia un quartiere che regali proposte gastronomiche sempre interessanti non è certo una novità. Tra queste c’è anche Oste (come vi avevamo anticipato qui) che ha aperto le sue porte al pubblico il 14 aprile 2023. Nel locale che ospitava Camillo B in piazza Cavour, Alessandro Tudini, patron della nuova insegna, ha voluto creare un format di osteria gastronomica e cocktail bar avvalendosi della collaborazione della Laurenzi consulting. L’idea è quella di “far sentire a casa i clienti e coccolarli con cucina comfort e dalla grande materia prima“.

Alessandro, professionista del settore della ristorazione, noto per aver gestito per anni lo storico Gusto di piazza Augusto Imperatore, dà così vita ad “un’insegna accogliente e raffinata che mantiene un’identità locale con un respiro più ampio“. Un luogo dalle tre anime, che coniuga la gastronomia al cocktail bar moderno e dinamico e la ristorazione di stampo romano.

L’ambiente

Foto di Monica Cervellera

Il restyling degli spazi è stato messo a punto dall’architetto Stefano Rosini, che ha riadattato gli ambienti in linea con le sue tre anime. Infatti Oste è suddiviso in diversi zone. Una dedicato al cocktail bar, dove ad accogliere i clienti c’è il vecchio bancone di Gusto (il locale in piazza Augusto Imperatore) restaurato e ridipinto con toni scuri, come le pareti. Dall’ingresso, l’occhio nota subito il lungo bancone della gastronomia in marmo, che lascia spazio ad una sala calda e accogliente dove a predominare è il legno di tavoli e sedie.

A decorare le pareti collezioni di foto e riproduzioni di film in bianco e nero. L’intero locale è caratterizzato da ampie vetrate che danno l’affaccio su piazza Cavour, che ospita un raccolto dehors. Non manca una saletta privata dedicata ad eventi, degustazioni e cene a 4 mani. L’intima sala interna è caratterizzata da un grande e antico tavolo in legno, dove tutt’intorno sono esposte in bella mostra bottiglie di vino.

La proposta e le materie prime di Oste

Le linee guida del progetto vedono l’unione della qualità delle materie prime e la cucina di impronta romana, dove l’ospitalità e l’eccellenza enogastronomica dialogano sinergicamente. La proposta food, così come la brigata è stata messa a punto da Marco Gallotta (precedentemente patron di Primo al Pigneto) con cui Alessandro Tudini aveva già collaborato in passato.

Lo chef Stefano Caucci

Alla guida della cucina lo chef romano Stefano Caucci, che porta da Oste anni di esperienza da Peppo al Cosimato, oltre che da realtà nazionali e internazionali. L’obiettivo è l’esaltazione degli ingredienti di alta qualità, facendo particolare attenzione alla loro stagionalità. Le materie prime lavorate accuratamente, provengono da piccoli produttori regionali e artigiani, selezionati meticolosamente in base all’attenzione e alla qualità del proprio lavoro, con presidi Slow Food. La pasta all’uovo arriva dal pastificio Gamberoni, le uova dall’azienda agricola l’Uovo e la Canapa di Silvia Bambagini Oliva. Latte e burro da Fattoria Faraoni, la carne dalla famiglia Bombelli. L’olio extra vergine d’oliva dall’azienda agricola il Cervo Rampante e il sale integrale dalle saline di Cervia.

La carta dei vini, curata da Luca Boccoli, rispecchia la filosofia della cucina. Infatti in carta figurano soprattutto vini e bollicine di piccole aziende, per lo più nazionali e francesi. Viene dato ampio spazio a cantine di regioni meno note per la produzione di vini come le Molise e Basilicata.

Il menu di Oste

Dal pranzo alla cena, passando per l’aperitivo, e per finire al dopocena: Oste è aperto dalle 12 del mattino all’una di notte, dal martedì alla domenica. Mare e terra si alternano nel menu di Oste, che cambia ogni stagione. Inoltre, per pranzo oltre ai piatti del menu, i clienti hanno la possibilità di scegliere tra le proposte del giorno, che variano a seconda della spesa quotidiana.

Si può iniziare con delle proposte che arrivano direttamente dal banco gastronomia, come la selezione di salumi e formaggi (35 euro per due persone), o tre tipologie di prosciutti neri bradi al coltello (25 euro). Tra gli antipasti da non perdere il vitello tonnato (16 euro), con insalata di cipolle in agrodolce, capperi di Racale e olive taggiasche, il baccalà fritto (14 euro), mantecato al limone, avvolto in pane panko, anche questo accompagnato da insalata di cipolle rosse in agrodolce e capperi di Racale.

Legati alla tradizionale cucina romana il carciofo alla giudia (10 euro) e la coratella di agnello Amiatino (12 euro) con crema di patate, peperoni cruschi e cipolle di Tropea. Tra i primi spiccano i ravioli “Bottega Gamberoni” ricotta e spinaci con spadellata di asparagi e Parmigiano Reggiano 30 mesi vacche rosse (18 euro), i tonnarelli polpo verace, nduja di Spilinga, pomodori datterini e pecorino reatino (16 euro).

Oppure si può optare per carni, polli, abbacchi, pesci e baccalà come il baccalà alla Picchiapò, con cipolla, pomodoro e pepe del Madagascar (22 euro) o saltimbocca di animelle di vitella (22 euro) da abbinare ad un’insalata di cipolla cotta alla cenere (8 euro) o ad una vignarola (10 euro). Infine, tra i dolci zabaione ghiacciato vigna La Miccia e mou salato (10 euro), tiramisù espresso (9 euro).

Aperitivo e cocktail bar

Per il pomeriggio (dalle 18 alle 20.30) c’è una carta dedicata all’aperitivo, a base di cicchetti (3-4 euro), come lo gnocco fritto e mortadella IGP, le olive di Gaeta, o i legumi secchi. Oppure si può optare per i giri di 5 o 8 assaggi di formaggi, salumi e sottoli (14-21 euro) del banco della gastronomia.

Ad accompagnare la proposta food, una drink list ideata da Daniele De Angelis, dove per ogni cocktail signature viene indicato il bicchiere in cui viene servito, il sapore, oltre che consigliato l’abbinamento ideale. Ad esempio il Km zero (12 euro) con tequila Altos, cordiale al peperone e passion fruit homemade, soda al pompelmo, viene servito nel tumbler alto, e “rimane impresso per la sua spiccata acidità data dal Gin e dalla soda; al palato rimane un sapore balsamico che si sposa alla perfezione con lo sciroppo home made ai peperoni“. Ancora lo Slow food (14 euro), con gin Beefeater infuso al karkade homemade, sciroppo alla lavanda homemade, acido citrico, champagne agapane, viene servito nel tumbler basso ed è un “cocktail creato con un occhio alla botanica che ispira il nostro Bar, con un sapore balsamico e floreale, ideale per pasteggio o aperitivo“.

Oltre ai cocktail un’ampia scelta di vini o bollicine alla mescita oltre che birre artigianali o alla spina e distillati. Inoltre, il venerdì sera sono previste delle serate di piano bar “l’Oste in musica”, con un menu degustazione dedicato.

Oste. Piazza Cavour 19, Roma. Tel. 06 6832077. FacebookInstagram