Damplings Roma. Dopo il successo della sede di Prati, dove Leo Teng e Mauro Scali hanno aperto la prima bottega di street food asiatico gourmet della Capitale, i due soci hanno deciso di dedicare un angolo ad hoc al loro piatto più apprezzato: il Gua Bao. Il nuovo locale, in zona Piazza Sempione, si chiama Damplings Bao Corner e ha aperto il 22 marzo 2023. Uno spazio piccolo ma accogliente, che ricorda i chioschi dedicati al cibo da strada nelle grandi capitali asiatiche. È stato concepito per l’asporto e il delivery, ma ha anche un piccolo bancone interno e uno esterno, con alcuni sgabelli, dove poter assaggiare i prodotti appena sfornati. Tramite una grande vetrata centrale è possibile scorgere i piatti in fase di preparazione. “Abbiamo puntato sulla movida serale. È pensato per chi passa e magari prende una cosa al volo”, ci spiega Leo.
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Il Gua Bao è un panino di origine asiatica cotto al vapore, tipico della provincia cinese del Fujian e di Taiwan. Quelli di Damplings sono realizzati ogni giorno a mano. Questo garantisce al pane morbidezza e sofficità, due caratteristiche che un prodotto congelato non può assicurare. Sono disponibili diverse varianti del panino, il cui prezzo varia in base alla farcitura.
Il Gua Bao al Pollo Panko è ripieno di pollo speziato e impanatura giapponese panko, più maionese piccante e riduzione di soia artigianale (5 euro). Stesso prezzo per il bao al brasato di maiale a cottura lenta e quello con polpette vegane bio, verdura fermentata, condita al mango chutney. Altre due alternative sono il bao farcito con costolette marinate cotte al BBQ cantonese char siu e cavolo rosso fermentato (5,20) e quello al salmone marinato al lime e pepe di Sichuan (5,50). Tutti disponibili anche nella versione menu, con due panini a scelta.
Nella nuova location di Montesacro sono disponibili anche 3 tipi di Bao Zi (ravioloni al vapore). Lo Sheng Jian Bao con carne e verdure, il Char Siu Bao, con costoletta BBQ alla cantonese, tipica della regione di Hong Kong (entrambi 4) e il Duck Bao all’anatra (4,20). Altra alternativa sono i ravioli a mezzaluna Jiao Zi (4,50), caratteristici della Cina del Nord e lo scallion pancake (3,50), frittella al cipollotto, ribattezzata Pizzetta di Marco Polo, perché secondo una leggenda cinese da questo piatto, portato in Italia dal viaggiatore veneziano, deriverebbe la pizza nostrana. Chi punta a un pasto completo ha a disposizione diverse Bento Box (da 8,50 a 9 in base alla composizione) e una piccola selezione di dolci, come il Matchamisù, tiramisù al tè matcha (3,50).
La prima sede a Prati
La sede di Damplings a Prati resta un punto di riferimento per chi vuole assaggiare altri piatti tradizionali dello street food asiatico, non disponibili nel nuovo Bao Corner, pensato per una cena “on the go”, in viaggio. La bottega, più ampia della sede di Montesacro, è dotata di uno spazio interno, dove si mangia circondati da quadri a colori e in bianco e nero, che celebrano i ravioli e le strade asiatiche. Chi desidera stare fuori, ha a disposizione un’area esterna, al coperto. Tra le specialità della ravioleria, dove convivono ricette classiche e fusion, meritano attenzione i Guo Tie, letteralmente “appiccica padella”, ravioli dalla forma a bastoncino, aperti ai lati (da 3,60 a 4,50). Sono cucinati con doppia cottura alla piastra e al vapore, secondo la tradizione dell’isola di Taiwan. “Il Guo Tie cicoria e feta, dai sapori mediterranei, è un esempio del nostro concetto di contaminazione“, osserva Mauro.
Solo su ordinazione, è possibile assaggiare lo Xiao Long Bao, il raviolo al vapore, ripieno di maiale e brodo, che si ritiene originario di Shanghai. Tra i piatti più apprezzati dai clienti del locale ci sono anche i Chow Mein Noodles, una pietanza a base di pasta lunga saltata in padella, originaria della cucina cantonese. Per realizzarla, da Damplings viene usata la fettuccina thailandese a base di riso o il classico udon giapponese. Altro piatto fusion è il Pokè, con riso, salmone marinato, mango chutney e cavolo rosso fermentato.
Zero glutammato e materie prime di qualità
La cucina di Damplings non prevede l’uso di glutammato di sodio, un additivo esaltatore di sapidità. L’idea di uno street food “senza ritocco” è nata durante un viaggio in Asia. “Abbiamo portato con noi uno chef italiano a Taiwan e abbiamo fatto alcuni mesi di training tramite i miei contatti e i ristoranti che conoscevo per formare chi avrebbe lavorato qui”, racconta Leo, che aggiunge: “Alla fine ho incontrato uno chef che faceva una cucina gourmet nel suo ristorante vegetariano di altissimo livello. Puntava sulla materia prima e non usava glutammato di sodio, un enfatizzatore di sapori, molto comune nella cucina asiatica. La maggior parte delle nostre ricette arrivano da lui“.
Per garantire una materia prima di qualità, la bottega fa leva su una serie di collaborazioni a livello locale e regionale. La carne arriva dalla Bottega Liberati del Tuscolano, che si rifornisce da allevamenti biologici e biodinamici, dove gli animali vengono allevati allo stato brado. La pasta degli udon è a km0 perché realizzata nel Pastificio Pica del rione Prati. Il tofu è prodotto dall’Azienda Agricola Otani, l’unica in Italia che segue la millenaria lavorazione della tradizione giapponese. Ittica Urbano per il pesce e Derrate del Lazio per le farine sono altri due fornitori di fiducia.
Damplings Bao Corner. Via Nomentana, 470, Roma. Tel. 06 8902 8564 / Via Monte Pertica 41, Roma. Tel. 06 9818 1782. Sito. Facebook. Instagram.
