Opa Balkan Food Milano. E’ di qualche giorno fa l’inaugurazione del primo fast food balcanico, dedicato alla cucina di una regione così vicina all’Italia eppure ancora sconosciuta a molti. Opa Balcan Food porta i sapori jugoslavi a Milano attraverso specialità molto popolari tanto nelle tavole quanto nei baracchini delle città dell’Est, una cucina semplice, povera, legata al mondo rurale, e per questo fatta di sapori autentici e pochi piatti, ma di gusto.
Opa dal suono ricorda un nome greco, ma in realtà è un’esclamazione diffusa in tutto l’Est Europa, con varie accezioni dal “su” al “ocio!” (per dirla alla milanese), al “wooow”. Sta di fatto che Opa è breve, conciso ed entra subito in testa.
Opa Balkan Food è un locale con solo 3 tavolini, pochi posti a sedere per un consumo veloce e perfetto per un take away originale, adatto soprattutto ai mesi più estivi.
Il locale è arredato con amore, qualche utensile vintage e piccole stampe originali appese alle pareti, un’atmosfera piccola ma accogliente.
Il menu è ancora da definire e completare. Al momento accontentiamoci di provare e far conoscere il burek, la pita bosniaca, a base di pasta fillo senza lievito ripiena, ottime tutte le varianti, carne, formaggio e verdure miste. Consigliamo di accompagnarla allo yogurt da bere, la cui acidità si sposa molto bene con la pasta.
La pasta fillo è stesa a mano seguendo un procedimento tradizionale, lanciando l’impasto e stendendolo con cura affinché diventi fino e croccante, e riempendolo con pazienza. Tutto è fatto nel piccolo laboratorio visibile alle spalle del bancone, dove ad accoglierti c’è Valentina, italiana di origini balcane che parla un perfetto serbo per i clienti che vogliono riassaporare l’aria di casa (tra questi numerosi studenti).
I prezzi, contenuti, vanno dai 3.80 euro (pite bosniache di verdure) ai 4.90 (pite con carne e formaggio), i dolci, come l’assaggino di halva a 0,60, il cubetto di torta plazma a 1,80 e la pita bosniaca dolce a 2,50. Insalatine da 3.50, insalatone da 6.50, come la greca, la bulgara (shopska) e la serba (srpska).
Non poteva mancare il caffè alla turca, quello che se non si aspetta qualche minuto si beve tutta la polvere non depositata. Il costo di un burek alle verdure e di uno yogurt da bere è di euro 6.30, e la pausa pranzo è andata con soddisfazione. Per la sera, un po’ di musica tradizionale di sottofondo (ma anche pop moderna, comunque rigorosamente balcanica), una birra Laško in compagnia e la combinazione è fatta.
La cucina balcanica è una cucina mediterranea, il burek ricorda molto la cheese pie delle isole Sporadi: anche lì la cultura ritrova le sue origini nell’influenza turca, dalle isole greche di confine alla Croazia, per sapori che vanno oltre i confini territoriali. Una fresca novità nel saturo panorama milanese fin troppo omologato sui sapori sempre meno mediterranei e sempre più anglosassoni. Menu al momento ristretto, aspettiamo i ćevapčić, godendoci un burek. Consigliato per un ristoro veloce, informale e semplice ma sfizioso.
Opa Balkan Food, viale Bligny 43, Milano. Sito