Il migliore ristorante europeo è il belga In de Wulf (l’Italia non compare neanche tra i primi dieci)

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Il Belgio si prende la medaglia d’oro, la Francia occupa un terzo dei posti disponibili in classifica e l’Italia si difende con un risultato numericamente accettabile anche se lontano dal vertice. È questo l’esito che emerge consultando la classifica dei migliori 100 ristoranti d’Europa stilata in base ad un sondaggio proposto dal rinomato blog di tendenze gastronomiche “Opinionated about Dining” di Steve Plotnicki. E a dare valore a questa graduatoria sono proprio la tipologia e la composizione numerica della giuria formata da 4.300 tra clienti e appassionati gourmet che hanno prodotto la bellezza di 140mila recensioni.

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Una massa di valutazioni dalla quale è uscito vincitore il ristorante “In de Wulf”, situato aDranouter nel cuore della campagna delle Fiandre belghe, dove lo chef Kobe Desramaultspromuove una cucina basata sul ritorno alle origini e sulla valorizzazione degli ingredienti locali, dalle carni ai formaggi fino al pesce. Medaglia d’argento invece per il “Troisgros” dell’omonimo chef Michel Troisgros, che sorge a Roanne (Francia), lungo il corso della Loira a poca distanza da Lione: un locale dove è possibile provare la “cuisine acidulee” fatta di un armonico bilanciamento di sapori provenienti da materie prime selezionate. Il podio si chiude poi con il “Quique Dacosta Restaurante” di Denia (Spagna), dove il maestro che dà il nome al locale porta avanti un “espressionismo culinario” fatto di paelle moderniste e rivisitazioni dei piatti iberici tradizionali.

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Nella top ten trovano spazio altri due ristoranti transalpini (l’“Astrance” e “L’Arpege”, rispettivamente nono e decimo), un altro spagnolo (“41 Degrees Experience”, quarto), uno monegasco (“Louis XV-Alain Ducasse”, quinto), uno tedesco (“Amador”, sesto), uno danese (“Noma”, settimo) e uno inglese (“Fat Duck”, ottavo). 

Grande assente l’Italia, il cui primo rappresentante occupa la 12esima piazza: è il “Piazza Duomo” (ad Alba) dello chef Enrico Crippa. Oltre la ristorante piemontese in classifica ci sonoaltri 11 locali del Bel Paese: “Le Calandre” (18esimo), “Dal Pescatore” (21esimo), “Osteria Francescana” (40esima), “Uliassi” (50esimo), “Combal.Zero” (57esimo), “La Pergola” (60esimo), “Da Vittorio” (63esimo), “Torre del Saracino” (65esimo), “Don Alfonso 1890” (68esimo), “Al Sorriso” (86esimo) e “Il Luogo di Aimo e Nadia” (95esimo). Questa volta nell’eterna battaglia della buona tavola con i nostri cugini francesi ne usciamo con le ossa rotte: parlano con la erre moscia infatti più di un terzo (34) del totale dei ristoranti in graduatoria e ben 6 dei primi 20.

© Il Fatto Quotidiano / Puntarella Rossa

A cura di Fps Media