Monteverde, Barrili 66 diventa Tutto qua

Dalle ceneri di Barrili 66, ottimo fast food kosher chiuso purtroppo a inizio estate, sorge da poche settimane, Tutto Qua. A noi piaceva il predecessore, il coraggio di uscire dal ghetto e proporre fuori contesto una formula innovativa, ci faceva sentire persone migliori e ci sembrava nobilitasse il quartiere. Quindi con non poco rammarico, ci siamo spinti a conoscere la "Fenice" sul cucuzzolo di Monteverde e tutto sommato, l'offerta di Tutto Qua, ci ha saputo consolare dall'infido senso di vuoto e delusione che ogni perdita di qualcosa di buono inevitabilmente comporta. 

Lo spazio ha  cambiato abito ma non taglia. E' sempre molto piccolo, contiene 8 tavoli, il che vuol dire un massimo di 25 persone, accolte da un'atmosfera gradevole di bistrot alla romana. Se questo angolino caloroso fosse invece che a Monteverde a Montmartre, il livello di decibel generale subirebbe una drammatica flessione verso il basso. Forse il vociare assordante e' l'unica nota veramente negativa di questa graziosa scatoletta abitata da non poche prelibatezze nostrane. Il menu si articola in proposte di pesce e carne della cucina tradizionale mediterranea.

All'inizio, carichi di diffidenza, quasi alla bieca ricerca dell'errore, si decide di prendere le misure con il caposaldo della cucina romana, rigatoni all'amatriciana. La giovane chef, Valentina Pistoia, dimostra di saper gestire con maestria quell'apparente semplicità'. La pasta e' ottimamente al dente, la salsa di pomodoro si amalgama fusionale come un abbraccio, ma soprattutto il guanciale e' meravigliosamente croccante e succoso, come solo da Fernanda lo abbiamo trovato. La qualità' del  guanciale e' ottima, "lo prendiamo dall'antica norcineria di via della Scrofa", ci viene detto.  

Come prova delle proposte di mare, spaghetti al sugo di ricci. Inaspettatamente, davvero buoni e davvero non troppo esosi nei loro giustificati 15 eurini. 

Nel bancone troneggiano due seri esemplari di insaccati da taglio a mano:  un bel prosciutto friulano di Sauris e un fiero Jamon Serrano, direttamente dalle lontane lande iberiche. 

Spinaci all'agro, belli nelle loro definite foglioline dal verde intenso, ben carnose all'interno, conditi con olio di oliva extra vergine di Canino e qualche goccia di limone. 

Insalatina fresca con verdure di stagione, talmente di stagione che arriva coperta di uno strato di croccanti puntarelle.

Piccolo dettaglio che a noi risulta gradito. Il cestino di pane e focaccia bianca, così' come il coperto, sono compresi nel conto.

Il tiramisu', nell'ormai immancabile formato bicchierino, ha uno zabaione leggermente spumoso che ci fa tanto, ma tanto piacere.  La variegata carta dei vini e' ben curata da Renato, uno dei proprietari, che con una carriera di agente immobiliare alle spalle e una passione, anche testimoniata dalla generosa stazza, per la cucina, aleggia composto tra i tavoli elargendo consigli spassionati. A dare manforte a questo progetto nuovo per il buongustaio ex immobiliarista, c'e' un veterano di locali di successo a Roma, Ivano. Con un curriculum che vanta il bar delle Coppelle o quello del Fico, ci accompagna cortese e mai invadente, lungo tutto il corso della serata.

Regolare scontrino fiscale.

Bonus: piacevole combinazione di buona qualita' a prezzi accessibili 

Malus: vociare assordante

I voti di Puntarella

Cucina: 7

Ambiente: 7

Servizio: 7,5

Tutto Qua, via Barrili, 66 , Roma, tel: 06 580 36 49

Aperto anche a pranzo