Dal Salento, sua maestà il pasticciotto

il pasticciotto obama

Contro la dittatura del cannolo siciliano e del babà napoletano,. arriva a Roma il pasticciotto salentino. Un dolce, nella sua versione classica, fatto di pasta frolla, ripieno crema pasticcera e cotto in forno. Ma che nella Capitale, nella piccola pasticceria di via Lago Tana 51, i due chef salentini Rocco Zezza e Donato Perrone, propongono in tantissime varianti. A cominciare da Obama, il pasticciotto nero con tanta cioccolata, che è diventato un fenomeno nel Salento (nessuna notizia  ancora di pasticciotti Vendola…).

pasticceria salentina di roma

Oltre a Obama troviamo il pasticciotto Caraibico, banana e nutella; il Savoiardo, pistacchio e gianduja, in piena sintonia con i 150 anni dell’Unità d’Italia; quello con la cotognata; il pasticciotto ricotta e gocce di cioccolata e molti altri ancora, che tengono compagnia ad alcuni dolci della tradizione salentina: le cartellate al miele o al vin cotto, i mostaccioli, le pettole. Specialità, queste ultime, tipiche di tutta la Puglia ma che i due proprietari iper campanilistici, come ogni salentino che si rispetti, attribuiscono alla cucina di Lecce e provincia.
Solo ai panzerotti fritti che sono esposti da una parte del negozio, nell’angolino del salato per l’appunto, i proprietari concedono una provenienza genericamente regionale. E, assaggiandoli, si sente che non sono proprio il loro pezzo forte: c’è poco pomodoro all’interno e troppo olio all’esterno.

colomba al cioccolato

Ma un pugliese che sente nostalgia di casa, tutto sommato, si può anche accontentare. Meritano invece molto di più i rustici. Quelli, sì, tipicamente leccesi: tondi, unti (come da ricetta devono essere) e ripieni di besciamella e poco pomodoro. “La pasticceria –spiegano Rocco e Donato – non nasce per diffondere la cultura salentina a Roma,

pasticciotti in quantità

quella si conosce già – dicono con una fierezza nello sguardo pari solo a quella di Bossi quando ai tempi d’oro intonava il Va’ pensiero – Ma lo scopo è riunire e far sentire a casa i tanti che dal sud della Puglia si sono dovuti trasferire a Roma per lavoro”.
Tutti i prodotti usati per fare i dolci o gli snack salati arrivano “dallu Salentu”, assicurano gli chef. Anche le spezie. Perché “l’origano come profuma a Galatina non profuma in nessun posto al mondo”. E molti sono in vendita anche sfusi: in vetrina ci sono confetture artigianali, olio e vino che è possibile acquistare. E poi il caffè, che merita una menzione speciale. Si tratta di un caffè macinato artigianalmente a San Donato, vicino Lecce. “Come fate a non conoscere San Donato! – vi urleranno, se chiederete spiegazioni – E’ il paese di Fabrizio Miccoli, il più grande calciatore italiano!”.
I pasticciotti producono allucinazioni.