
POLEMICHE
La prima regola è che non si parla mai male dei concorrenti.
E chi l’ha detto? Qui l’ipocrisia non è di casa e poi non siamo neanche concorrenti, visto che per ora (per ora!) una guida cartacea di Puntarella Rossa non c’è. Ma siccome siamo rompiscatole quanto basta, qualche riflessione sulla nuova guida di Repubblica Ristoranti di Roma 2010-2011, uscita oggi in edicola (a 12.90 euro), la facciamo volentieri.
– Che credibilità può avere una guida che contiene sparse al suo interno diverse pagine con pubblicità di ristoranti, alcuni regolamente recensiti ed incensati? Il conflitto d’interessi ce l’ha solo Berlusconi?
– Che utilità può avere una guida che riporta tremila recensioni di ristoranti e altri locali e non ce n’è una che sia, sia pure lievemente, critica nei confronti del recensito? Non c’è traccia di votazioni o giudizi che orientino il lettore. Più che una guida┬ásembra un elenco del telefono.
– Non dico che si sperasse in una guida tascabile, ma produrre un tomo di 1032 pagine, di peso incalcolabile, in caso di trasporto a mano può provocare gravi danni alla postura. Siete pronti alle richieste danni? La guida finirà inesorabilmente a prender polvere su qualche scaffale. Ma non si potevano tagliare almeno le 120 pagine di inutili mappe?
-┬áDopo aver compulsato lo sterminato e orizzontale elenco di ristoranti, osterie, trattorie, pizzerie e company si scopre che ne mancano diversi all’appello. Ma sopratutto manca l’Anatra Grassa. Che cos’è? Calma, qui non abbiamo i potenti mezzi di Repubblica. Comunque è una delle scoperte migliori di questo 2010: dateci qualche giorno e lo scoprirete su Puntarella Rossa! (gratis, tra l’altro)