La pasta Senatore Cappelli fa bene, tutti i benefici raccontati da Report. Nella puntata di lunedì 19 ottobre 2020, Bernardo Iovene, l’inviato di Report, ci racconta la guerra del grano, anzi, nello specifico la guerra del grano Senatore Cappelli. Una vicenda ingarbugliata, che proviamo a raccontare, ma che corre parallelamente a un’altra notizia, passata sotto silenzio in questi mesi e che Report ricorda con forza: sulla base di esami di laboratorio, la pasta Senatore Cappelli fa bene alla salute, ha effetti benefici per chi ha problemi gastrointestinali, per chi ha intolleranze e riduce mal di testa e dermatiti.
Cos’è il grano Senatore Cappelli
E’ un tipo di grano duro antico che è stato studiato da un agronomo, Nazareno Strampelli, all’inizio del secolo scorso, su incarico del senatore Raffaele Cappelli. Alla fine della ricerca, si è scoperto che si tratta di un grano di qualità, forte e resistente. Negli anni ’60, però, è stato dismesso, perché rende molto meno, in termini di quantità, di un grano normale. Negli anni ’90, grazie all’intraprendenza del pastificio Latini, è stato ripristinato.
La guerra del grano e la Sis
Per avere le sue qualità, il grano Cappelli deve mantenere la sua sequenza genomica, che invece viene alterata quando viene riseminato, cosa che è consentita dalla legge. Questo ha fatto sì che molte paste con Senatore Cappelli ne contengono in realtà ben poco. Per avere una buona pasta Cappelli occorre il seme puro. Il seme originale è conservato dall’istituto Crea di Foggia, banca del seme che custodisce centinaia di varietà. Il Crea ne ha affidato la gestione esclusiva alla Sis, azienda della Coldiretti, che lo vende ai coltivatori e controlla la filiera. La Sis non consentiva che gli agricoltori lo riseminassero, per evitare contaminazioni e decadimenti.
La filiera garantita dalla Sis funzionava così: la Sis dava il grano agli agricoltori, i quali lo seminavano e poi rivendevano il prodotto a una serie di pastifici a un buon prezzo garantito di 60-60 euro a quintale, se biologico. Tutto bene, se non fosse che la questione ha causato il risentimento delle altre associazioni di coltivatori. Che hanno accusato la Sis di discriminarle. Il caso è arrivato all’Antitrust, che ha multato la Sis. La quale, a quel punto, ha smesso di garantire il riacquisto del grano.
Risultato? Non si raccoglie più, o meno, perché risulta poco conveniente, visto la quantità ridotta dei raccolti. Solo alcuni pastifici – Girolomoni, Felicetti e Alce Nero – ancora acquistano il Cappelli.
Le qualità del grano Senatore Cappelli
Si è sempre detto che il Cappelli fosse di una qualità superiore, senza averne mai una prova. Grazie a un ricerca della Sis, finanziata anche dai pastifici, si è scoperto che queste qualità ci sono. A garantirlo una ricerca del Policlinico Gemelli che ha dato da mangiare pasta con Cappelli ad alcuni pazienti, affetti da problemi di intolleranze e gastrointestinali, e pasta “normale” ad altrii. Alla fine si sono fortemente ridotti i sintomi e si sono trovati effetti benefici sull’organismo. Peccato per la guerra. Come dice Sigfrido Ranucci, forse sarebbe il caso che intervenisse lo Stato per aiutare gli agricoltori in difficoltà e diffondere di più il Senatore Cappelli.