Vinaietto, Renato e Luisa, Club Derrière: tutto in una notte, al centro di Roma/1

 roma centro tutto in una notte

Il Vinaietto, Renato e Luisa, Club Derrière a Roma: tutto in una notte in centro nella Capitale tra aperitivi, cena e dopo-cena. Ecco una mappa ragionata per muoversi a piedi tra i vicoletti e le piazze del centro storico, di quella Roma da cartolina che, tra locali e ristoranti a uso e consumo dei turisti, custodisce luoghi e cucine che sarebbe un peccato mancare.

Il Vinaietto – Renato e Luisa Quelli della Taverna – Club Derrière: Itinerario a piedi: 1 km; tempo di percorrenza: aperitivo – dopocena; velocità di navigazione: prendetevela comoda.

Imbrunire, Roma. Un gruppo di amici si ritrova in un vicolo del centro. Arrivano così, alla spicciolata, dai quattro angoli del teatro, chi sfuggendo alla folla ancora assiepata all’ingresso, chi dall’uscita sul retro. “Aperitivo o cena?”, “Si va a brindare e poi a cena? Dai vado in quel posto qui dietro a chiedere se hanno un tavolo e vi raggiungo". “Andata”. La brigata ondeggia tra i viottoli con la gola secca, Roma sembra il Sahara e un bicchiere il nostro miraggio. Ma qui gli orizzonti giocano a nascondersi tra gli angoli e il nostro, neanche a dirlo, arriva senza avvisare.

Prima fermata, via Monte della Farina. Il Vinaietto è il nome sul cartoncino ma per tutti questa è semplicemente la vineria di Monte della Farina, sosta autentica nel mare di scali commerciali che domina il centro. Niente fronzoli né tavoli all’esterno, lo riconoscerete dall’onnipresente capannello di impavidi che si raccoglie a quest’angolo incurante del meteo o del calendario. Dalle pareti fa capolino la storia – e la satira – politica degli ultimi trent’anni. Ma al banco si parla di vino, e qui non si scherza. Una selezione di etichette ampia e non scontata, anche se noi stasera scegliamo una partenza classica con una bottiglia di Franciacorta presto seguita da altre due. Costo della bottiglia 25 euro. La mescita è a 5 euro, prezzo che scende se si preferiscono produzioni locali. Se volete placare lo stomaco, in linea con la filosofia del posto, la casa offre taralli. Noi invece andiamo dritti verso la prossima meta.

Via dei Barbieri 25, da Renato e Luisa. Un portone come tanti. Non conosco il posto – da romana evito come la peste i ristoranti del centro storico – ma non mi pare il momento di cavillare; le pance gridano vendetta, posso sentirle (la mia di sicuro). Dietro il portone ci attende la prima sorpresa: un locale semplice ma curato, pareti bianche ruvide e travi a vista, di quelle sale da pranzo che ti fanno sentire a casa. Un’ondata di tartufo mi prende e mi porta via. È ora di ordinare. Rapido consulto sul vino, andiamo con un Valpolicella Ripasso del 2013, mentre l’occhio corre avido alla lista delle portate. 

Si spazia da alcuni classici della tradizione come la coratella coi carciofi (alla carta), a sperimentazioni meno comuni, stinco macerato in salsa di albicocche, carbonara al tartufo (tra i piatti del giorno), cacio e pepe con carciofi. Tra me e il filetto cotto con porto e prugne è amore a prima vistaCon il pane arriva la seconda sorpresa: grissini alla cipolla, pane di grano duro e pagnottelle al formaggio, tutto rigorosamente fatto in casa. Inutile resistere, all’arrivo degli antipasti siamo già tutti al secondo cestino. Se non sapete decidervi optate per degli assaggi con polpettine di ricotta, polpette di bollito e tortino al nero di seppia e broccoli, gli ultimi due da menzione; poi passate senza rimpianti alle portate principali. Qui i pareri sono discordanti: a una cacio e pepe senza struttura (e con troppo burro) fanno da sponda dei secondi eccellenti – filetto al porto e stinco alle albicocche in pole position – con una salsa che in entrambi i casi rasenta la lussuria. E qui potrei chiudere, anche se noi non ci siamo fermati, cedendo al richiamo dei dolci, buoni ma non memorabili. Non contenti gli habituée intercettano il cameriere chiedendogli sottobanco “quel liquore alle ciliegie che ci ha fatto assaggiare Renato l’altra volta”. Comincio a temere il conto. Che, nonostante scelte azzardate (filetto e stinco a 25 euro, è il prezzo più alto che troverete nel menu) e non esattamente morigerate in fatto di vino si rivela più contenuto del previsto: 41 euro a testa.

Fuori di nuovo, cominciamo a sfilacciarci, ancora un giorno prima del week end. Chi rimane traballa a ritmo di suole sui sanpietrini. Una notte color seppia sembra guidare i nostri passi fino a piazza delle Coppelle e all’ultima fermata: Club Derrière (qui la recensione di Puntarella). Qui, mollemente adagiati sui divani o appollaiati al banco a rubare i segreti del mixologist la lingua si scioglie al tocco di uno dei migliori Moscow Mule della città e ci si prepara un sonno senza sogni.

La brigata si scioglie lenta nella ballata del ritorno, lampioni che si spengono sulla via di casa. Parole come “decadente”, “opulento” mi ronzano nella testa. Forse. Ma Roma è un po' anche questo. E buona notte.

Il Vinaietto, via Monte della Farina 38, Roma. Tel. 056 68806989 Pagina facebook

Renato e Luisa, Quelli della Taverna, via dei Barbieri 25, Roma. Tel. 06.6869660 Sito

Club Derrière, vicolo delle Coppelle 29, Tel. 06.45502826 Pagina facebook