Eataly e Italy, i marchi più copiati e storpiati. Al principio fu l'Italia. Poi l'esterofilia lo trasformò in Italy. E la food mania fece il resto: fu così che Oscar Farinetti inventò il famoso brand, che ha sbaragliato gli avversari e spopolato in Italia e fuori: Eataly, stessa pronuncia di Italy, ma con ammiccamento all'eat, ovvero al mangiare. Ma come accade per gli altri marchi di successo, sono arrivati i cloni e i cuginetti e Eataly è diventato come la Settimana Enigmistica, il brand che "vanta innumerevoli tentativi di imitazioni". Farinetti lascia fare, per ora, anche se negli Stati Uniti è già polemica: il duo Batali – Bastianich, per conto del gigante Eataly Ny, ha querelato i proprietari di un piccolo furgoncino che serve panini al Super Bowl e che si chiama Little Eataly. Ed è nota anche la vicenda del Mac Bun di Rivoli, costretto a cambiare nome.
Si spera che ai gestori del romanissimo Little Eataly, in via di apertura in via San Francesco a Ripa vada meglio. Di sicuro non faranno concorrenza al gigante di Farinetti. Se il ristorante di Milano A Casa ha aggiunto solo un Eatary solo un po' ammiccante, e si segnala l'arrivo in via Veneto di Bottega Italia, il nuovo locale romano di Rodolfo Mazzei ha deciso di esagerare e ha scelto un brand ipertrofico e minaccioso, Exquisitaly.
Ma la palma d'oro per la storpiatura più divertente va ai bengalesi di un minimarket di Bologna, che hanno scelto come nome "Eat, Alì". Nessuna causa e nessuna contestazione, in questo caso, ma i complimenti di Farinetti per la trovata geniale.