Eataly Smeraldo a Milano. E alla fine apertura fu. Dopo strascichi polemici e intoppi burocratici, il secondo negozio meneghino di Oscar Farinetti ha aperto i battenti ieri mattina, con tanto di taglio del nastro, in piazza XXV Aprile, laddove sorgeva il Teatro Smeraldo. Cinque mila metri quadri di ristoranti e stand dedicati al gusto. E una fila di persone degna dei migliori Freaky Friday. Qui sotto, il mea culpa di Farinetti verso Bobo Maroni, di cui vi parleremo (video del Fatto Quotidiano)
Ma qui non siamo in America, ma a Milano. E come non trasformare la travagliata apertura del secondo store milanese in una festa con accompagnamento musicale? Tanti ospiti della cultura gastronomica, come Carlo Petrini, e del mondo dello spettacolo (Vittorio Sgarbi e Lella Costa, Gino Paoli e Shel Shapiro). Immancabile la sfilata di politici locali. Per non scontentare nessuno, ovviamente, un po' a destra un po' a sinistra. Ecco allora spuntare il sindaco Giuliano Pisapia, ma poi vedi pure il sindaco di Verona Tosi e il governatore lombardo Maroni. Con lui, affacciati dal palco del secondo piano dell'ex-teatro, Farinetti cambia decisamente atteggiamento rispetto a un anno fa, quando Bobo era solo segretario padano e candidato al Pirellone. "Se vince la Lega al posto di Eataly apro un enorme kebab", aveva detto alla vigilia delle amministrative. Ieri Oscar invece è pronto a scusarsi, e a offrire a Maroni il suo "manzobab", tutta pura carne piemontese.
Ma torniamo allo store. Cinque mila metri quadri, dicevamo, 3 piani, 10mila prodotti in vendita, 19 punti ristoro, sale per corsi di cucina e congressi a tema, oltre 350 giovani assunti. I marchi sono quelli già presenti negli altri Eataly d'Italia, da Lavazza a Venchi, e poi le birre Baladin e del Borgo. Un universo gastronomico là dove avevano suonato da Jannacci a Gaber, fino a Bob Dylan.
Eataly Milano Smeraldo, piazza XXV Aprile Milano. Tel. 02.49497301 Sito
