Creo a Roma, un sandwich bar (e boulangerie) nel quartiere Salario

creo a roma

Creo a Roma, sandwich-bar di via Salaria 22 Un bar che ammicca alla boulangerie cafè, aperto a metà dicembre e già è alquanto frequentato. Creo si presenta, almeno sulla carta, come un’ottima novità. L’arredamento è curato nei minimi dettagli e sa di fake vintage, come molte ultime aperture delle città più metropolitane d’Italia, Milano e Roma. Ma, a conti fatti, l’impressione è che la grande scelta a disposizione dei clienti, che fa da réclame al locale, non ci sia. E a ruotare siano sempre gli stessi ingredienti, sicuramente di buona qualità ma davvero pochini per “creare”.

CREO9 

Creo è formato da due piani: al piano di sopra ci sono due ambienti separati e una scala che collega con la sala del livello sottostante. All’ingresso c’è un enorme bancone, che fa tanto drogheria di una volta, con ingredienti a vista per i clienti che vogliono prendere un panino a portar via. La saletta più piccola, invece, è un mini bar con un banconcino destinato a dolci, caffè, frullati e cocktail.

CREO7

Le pareti sono tinte di grigio e contornate di bianco o in alternativa fatte di mattoncini. Il legno è utilizzato per le porte, ma anche per le sedie (e gli sgabelloni), altrimenti sostituito dall’alluminio. Ornamenti immancabili (come in altri finti vintage) sono il biliardino, le lavagne-menu e i tubi a vista, che sanno di factory dismessa.

CREO6

Al Creo si mangia di solito un panino per pranzo o cena che, visto il nome del locale, può avere combinazioni delle più originali: largo alla fantasia, il menu qui potete metterlo anche da parte e ordinare quello che vi va. Dovrebbero avere tutto (o quasi): dagli affettati ai formaggi, dalle verdure ai sottaceti.

CREO5

Se invece il menu decidete di usarlo, sarete colpiti dai nomi di celebri artisti con i quali sono stati battezzati i panini (non troppo riuscito il fugace riferimento di “Creo” a pittori famosi): un Andy Warhol mortadella, svizzero e lattuga, un Kandisky tacchino, brie, pomodori secchi e porchetta, un Degas alici, zucchine e mozzarella e così via. Il prezzo in media è di 4 o 5 euro a sandwich, a meno che non si voglia provare un “panino gourmet” che costa un euro in più. Ecco quindi spuntare un Rembrandt pesce spada, lime, pepe rosa e rucola, un Tangui pancetta, burrata e friarielli oppure un Renoir (che poi nel menu è uguale al Vermeer, ma non se ne sono accorti) stracchino e ciauscolo, un salame spalmabile proveniente dalle Marche.

CREO16

Da Creo in alternativa si può mangiare un’insalata (ad esempio una Galilei con radicchio, primo sale, noci e miele oppure una Lumière rucola, alici, mozzarella e pomodoro) e un hamburger di carne (manzo, pollo, salsiccia etc) o pesce (spigola, salmone e trancio di tonno), anche in questo caso ci sono tre varianti gourmet: brie, avocado o lime. Qui si può venire a bere il caffè e mangiare il cornetto per colazione spendendo solo 1,50 euro. Ma anche per aperitivo e al modico costo della propria bevanda (io ho pagato tra i 4 e i 5 euro a consumazione per una birra e un bicchiere di vino) si riceve anche un vassoio di 10 mini sandwich, che ricalcano quelli presenti sul menu (attenzione alla maionese perché è presente ovunque, anche dove c'entra davvero poco).

CREO15

Sul vetro della porta d’ingresso c’è scritto: “Per la panificazione di tutti i nostri prodotti non si usano additivi miglioratori e grassi animali e le nostre farine sono di qualità e certificate”. E, come racconta a un cliente un ragazzone alto che dice di essere il proprietario, i panini hanno una sfoglia particolarmente leggera da digerire. L'omone, a una mia domanda, sull'uso o meno del lievito madre risponde in maniera piuttosto vaga: “So soltanto che Albanesi, storico panificio vicino via Marconi, prepara questo pane appositamente per noi…”. E lascia intendere che un po’ di preparazione in più, da parte del personale, non guasterebbe a un locale che tenta di sembrare al quanto sofisticato.

CREO21

Creo Boulangerie, via Salaria 22, Tel. 06-88922108. Sito

2 Commenti

  1. Buonasera, scrivo a nome di Creo Boulangerie Cafè. Sono lieta che il nostro locale abbia attirato la vostra attenzione e sono lusingata che abbiate impiegato il vostro tempo e il vostro spazio per dedicarci qualche riga. Posto ciò, tengo a correggere qualche vostra personale considerazione e critica che, secondo il mio personale parere, risulta sterile e priva di fondamenta. Tengo a specificarvi che non siamo un ristorante ma una panineria che non cerca in alcun modo di risultare "sofisticata" ma al contrario alla portata di tutti, dati i prezzi. Questa sua critica quindi mi rincuora e quasi la prendo come un complimento, sta a significare che risultiamo come qualcosa di superiore a quella che era la nostra idea di base. Per quanto riguarda invece la varietà degli ingredienti,come lei dovrebbe ben sapere, per averli sempre freschi, non si può avere una vastissima gamma di prodotti( 45 vaschette esclusi salumi e formaggi, pesce e carne non mi sembrano pochi), nonostante ciò continuamente integriamo nuove scelte, ma essendoci venuti a trovare una sola volta, mi sembra poco per emettere già una sentenza. La critica riguardante il nome che ha poco a che fare con i nomi dei panini e del resto vorrei obbiettargliela, considerando che, da buon recensore quale è, avrebbe dovuto cogliere ogni minimo dettaglio del menù e notare come alle insalate sono stati dati nomi di creatori ( per non parlare del fatto che anche i pittori creano qualcosa). L'ultima correzione che vorrei sottolineare riguarda il ragazzone del quale parla,il quale non sostiene di essere il proprietario, ma al contrario lo è e, essendosi lanciato da poco nel mondo del Food ancora ha molto da imparare e non penso possa essere criticato per non averle detto e esposto in modo dettagliato le qualità del pane. Bisognerebbe apprezzare che c'è ancora gente giovane che, nonostante tutto, non si arrende e si lancia in nuovi mondi, mettendoci tutto l'impegno, provando a creare qualcosa di bello. Cordiali saluti, Giulia Piazza

  2. Locale insignificante e personale inadeguato, inadatto e che non ha idea di cosa significhi cibo di qualità, dallabbigliamento al cibo c’è ne passa. Una sola parola, improvvisazione mal riuscita.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*