Co.So. al Pigneto, D’Addezio lascia il De Russie e inventa il carbonara sour

co.so al pigneto by puntarella rossa

Apre Co.So. al Pigneto. Cosa ci fa Massimo D’Addezio in un locale in via Braccio da Montone, nella periferia romana? Lo ricordavate forse in veste formale allo splendido Stravinskij Bar, al de Russie di via del Babbuino? Sì, anche noi. Ma dimenticate il bartender di uno dei cocktail bar più lussuosi della capitale. Dimenticate quel Massimo. Perché oggi ve ne presento un altro. Da lunedì 2 dicembre l’ex barman dello Stravinskij, assieme al suo socio Valerio Albrizio (con cui lavora da quasi 10 anni), guida un gioiellino in una vietta del Pigneto, che mostra ancora una volta di essere il quartiere prescelto per le novità di tendenza. 

Il nome dice tutto, o almeno lo accenna. Co.So. sta, infatti, per Cocktail e Social. Atmosfera intima e raccolta, dal bancone che la fa da padrone, poche sedute e alcuni degli arredi di Croppo 2000, brand di design romano (in sostanza, se vi piace la vostra sedia potete comprarla e portarla a casa). Il must del locale è una selezione di miscelati tutti nuovi e particolari. Della serie: Roma non ha più niente da invidiare a Milano nel BereBene. E siccome immagino di non avervi stupito fin qui, limitiamo le chiacchiere e facciamo parlare i fatti. 

carbonara sour cocktail by puntarella rossa

Ecco il Carbonara Sour: un vodka sour, servito in cuccumella, rivisitato con acquetta di pancetta (Fat Washed Vodka), uovo, pepe nero macinato grosso, succo di limone fresco e sciroppo di zucchero. No, non sa di pancetta. E l’uovo non è fastidioso. In una parola: buono.

Creazione numero due: Red Skorpion. Non un banale Bloody Mary. Ma una miscela sapientemente studiata a base di Angostura 1919 Dark Rum, passata di pomodoro Verrigni, succo fresco di lime e un bitter di 15 peperoncini molto piccanti dal nome che è tutto un programma: Chuck Norris

co.so al pigneto by puntarella rossa

Viene messo a disposizione un salvavita. Uno shot di latte per bocche incandescenti. Chi non ha notato il poggiabicchiere a forma di guanto? Sapevatelo.

Passiamo al Lolita. Perché Lolita? “Dal Margarita al Lolita, passando per 17 anni e mezzo”. Dobbiamo dire altro? Sì, la composizione. Tequila 100% Agave, Citronge liquore all’arancia, succo fresco di lime, purea di passion fruit, passion fruit fresco e bitter al peperoncino. 

Questo invece è un Tom Collins. Una bontà a base di old Tom gin, succo fresco di lime, succo fresco di arancia, sciroppo di cannella, acqua di soda.

E la brava Giorgia Crea, “superstar della miscelazione” (come Massimo la definisce), ci racconta che vale la pena provare anche il Pigneto Colada (a base di rum speziato, cramberry juice, succo fresco di lime e polpa di ananas), l’Errata Corrige (con Campari bitter, vino rosso della casa, gin London dry, St German, metodo classico, servito in un bicchiere come fosse uno spritz). E, udite udite, dalla famosa canzone Otto il Passerotto dei Latte e i suoi derivati, c’è anche “Nove il Bove, fa Rima e c’è, Stacce”: trattasi di vodka, consommé di manzo, Worcestershire sauce, succo fresco di lime, salsa di rafano, pepe di Sichuan, sale di Maldon, servito in un bicchiere old fashion come fosse un Bull Shot.

Come tralasciare l’originale sottobicchiere, che storicamente funge anche da antistress? Alzi la mano chi non si è mai divertito a far scoppiare le bolle della plastica da imballaggio. 

Per finire: cibo. Tra una delizia alcolica e l’altra, per gli incuranti del test del palloncino, un modo sicuro per uscire barcollando il meno possibile è mettere qualcosa sotto i denti. La cucina mette a disposizione assaggini, ma anche taglieri e burger, grazie alla collaborazione dell’Antica Norcineria Lattanzi.

Ma dicci, Massimo, toglici una curiosità: perché? Perché un barman di successo lascia un caposaldo della mixology romana per aprirsi un minilocale al Pigneto? “Dopo 13 anni di onorata attività, per proseguire a fare il tuo lavoro al meglio hai bisogno di nuovi stimoli. E se ti rendi conto che, finito il turno di lavoro, non sei soddisfatto come vorresti, vuol dire che è arrivato il momento di cambiare”. Inizialmente era un po’ indeciso tra il quartiere Monti e il Pigneto. Poi quest’ultimo ha avuto la meglio e ha dato la casa a questo ambizioso progetto. Ambizioso perché, nonostante le dimensioni modeste, questo locale ha davvero tutto. Potete persino fare la doccia. Come la doccia? Ebbene sì. Ma non come ve la immaginate. Ma questa è un’altra storia (e ve la racconteremo presto).

Co.So. Cocktail&Social, via Braccio da Montone 80, Roma.