Masterchef è truccato? Su Twitter scoppia l'oilgate. Nel corso dell'ultima puntata, la concorrente avvocato Tiziana ha condito il suo capitone con l'olio a tempo scaduto. I giudici la rimproverano ma non la squalificano. E Twitter insorge: @emi_bar scrive: "Giornata triste per la giustizia. Prima assolti Grava e Cannavaro, poi assolta Tiziana". "La giustizia è corrotta anche nei realitisciò", gli fa eco @flaccidia; "occhio che Tiziana aggiunge il Ketchuo", ironizza @nomfup. E sono solo tre fra tanti. Un brutto colpo per l'immagine di uno dei programmi più seguiti di Sky Italia. O forse uno straordinario moltiplicatore di spettatori.
L'avvocatessa, 41 anni, di Roma, ha scelto come motto che rappresenta la sua filosofia fra i fornelli e quindi di vita una frase significativa, alla luce di quanto è successo: "Chi vede l'invisibile, può fare l'impossibile". Nella scorsa puntata ha cercato – e le è riuscito – di mettere in pratica letteralmente il suo slogan-stella-cometa. Sul finire dell'invention test, è riuscita a far sembrare invisibile il filo d'olio che ha irrorato sul suo capitone fuori tempo massimo e, barando, ha convertito l'impossibile in realtà. Tra i tre severi giudici, Bastianich è stato l’unico che gli ha fatto notare la gravità delle sue azioni: "Sei una persona che lavora al tribunale di giustizia. Tu dovevi andare a casa. Pensi che puoi fare quel che cazzo ti pare?". In effetti Tiziana si è resa antipatica con i suoi continui battibecchi con Carlo Cracco, il più epico dei quali, proprio in difesa a spada tratta del suo mestiere di 'principessa del foro', diciamo così.
Peccato che ormai, la seguitissima trasmissione, oltre ai giudici in gara conta su una schiera nutrita di giudici al di là del teleschermo. Molto più intransigenti con la concorrente hanno creato per l'affaire dell'olio sul capitone l'hashtag #oilgate: "E adesso ammazzateci tutti", ridicolizza @SimoneConte; "Ricordo quella mano cicciotta sulla boccetta", scrive @Johnnypalomba, "Come puniamo l'avvocata?", chiede @flaccida. C'è da chiedersi se non si tratti solo di una trovata nella trovata: un modo per fare comunque parlare di sé e quotarsi fra gli argomenti più dibattuti nel mondo dei 140 caratteri.
