Non c'è nulla di peggio delle risse da pollaio, dei talk show dove i presenti si insultano, dandosi sulla voce. E non c'è niente di peggio delle risse autoreferenziali. Però è anche vero che quando qualcuno ti prende a male parole, in qualche modo devi reagire. Il post sulla cacio e pepe da 20 euro è stato incensato da molti e legittimamente criticato da altri. Noi abbiamo risposto con un secondo post e pensavamo di aver detto tutto. Ma così non è. Ci si attacca ancora, questa volta è Fabio Cagnetti (che non conosciamo), in maniera piuttosto offensiva e allusiva. Proviamo a rispondere, sui fatti, più che altro per trasparenza verso i lettori di Puntarella Rossa.
– Pare che Puntarella abbia cavalcato la moda della stroncatura di Eataly.
Ah sì? A noi, pare che fino alla nostra recensione, che non è una stroncatura di Eataly, ma un racconto sul ristorante Italia e in particolare sulla cacio e pepe da 20 euro, siano apparsi solo peana, agiografia, gridolini d'entusiasmo. Dov'erano tutti questi stroncatori che ora ci fanno la lezioncina?
– Puntarella ce l'ha con Eataly
Ah sì? A dir la verità abbiamo dedicato a Eataly diversi articoli prima dell'apertura, nient'affatto denigratori, e abbiamo intervistato Nicola Farinetti, che con grande gentilezza e simpatia ha accettato l'intervista. Poi il famoso pezzo, aveva quest'introduzione violentissima contro Eataly: "Lode a Oscar Farinetti, che ha sostituito il degrado e la follia urbanistica con uno straordinario tempietto laico del cibo". Ostile eh? Poi ha aperto Eataly e abbiamo fatto il nostro lavoro: andare, provare, dare un giudizio. Scandaloso, eh?
– Puntarella ce l'ha con Farinetti perché è ospitata anche sul Fatto e quindi è filo Travaglio e quindi ce l'ha con il Pd.
Questa è fantastica. Se c'è una cosa di cui sono accusati spesso il Fatto e dintorni sono dietrologie e complottismi. Il teorema Cagnetti è da manuale. Neanche il giudice Calogero avrebbe potuto far di meglio. Travaglio ci avrebbe chiamato intimandoci: fate a pezzi quell'odioso democratico di Farinetti. Noi abbiamo ubbidito e mandato il nostro killer Agrette Sauvage, scovando una falla nel sistema. Oppure, peggio: servi e leccapiedi, abbiamo interpretato il volere del capo supremo Travaglio e killerato Farinetti sperando di piacere al Capo. Fantastico. Volevamo segnalare tra l'altro il nostro attacco al liquore Strega, che ancora una volta ha assegnato il premio a Mondadori, quindi a Berlusconi: Travaglio ci sarà grato in eterno. (Ah, tra parentesi, Farinetti è corteggiatissimo, ma non solo dal Pd, come raccontavamo qui).
– Dice che Puntarella è veterocomunista (ma Travaglio non è liberale?) perché pensa che arricchirsi sia un crimine e per questo contesta Farinetti.
Dice che è una cazzata. Il punto contestato è un altro: Farinetti non propone "le eccellenze della gastronomia italiana", come propagandato e come ripetuto da Cagnetti. Promuove i suoi prodotti. Che poi siano buoni, se non ottimi, è una cosa che ci conforta. Ci conforterebbe di più che si sapesse che sono suoi, così uno può scegliere e capire di cosa stiamo parlando. Einaudi lo diceva così: "Conoscere per deliberare". L'altro punto è la nuova omologazione: si parte con la biodiversità e con i prodotti da salvare nell'Arca, si propagandano le qualità eccezionali del pistacchio di Bronte e della carne La Granda e si finisce con il farne dei feticci, onnipresenti e irrinunciabili, come se non ci fosse altro pistacchio e altra carne.
– Dice che Puntarella era prevenuta per il costo di 20 euro
Dice che è un'altra cazzata. Venti euro sono tanti, troppi per una cacio e pepe, ma abbiamo mangiato da All'Oro e da Metamorfosi, per dirne due, spendendo un pacco di soldi, ma rimanendone estasiati e felici come una Pasqua
– Effetto centro commerciale e "deposito di negri morti"
Sull'effetto centro commerciale, ognuno ha i suoi gusti. Ma leggere "deposito di negri morti" fa gelare il sangue. Sentirci fare la morale da chi è capace di scrivere "deposito di negri morti" fa rabbrividere. Passiamo oltre.
La brigata Eataly è in rodaggio.
Può darsi, i prezzi però non sono in rodaggio: 20 eurini netti, mentre loro si rodano
– Difficile trovare personale competente
Difficile, sì. Anche trovare 50 euro per andare al ristorante è piuttosto complicato, di questi tempi
– Riassumendo: il parmigiano non c'entra, il prezzo è eccessivo, il piatto è sbagliato. Ma Puntarella ne parla male perché consuma "una vendetta" e pur di "stroncare purchessia".
Vendetta, dici? In che senso? Ma che è, un regolamento di conti mafioso? Siamo andati al ristorante e abbiamo fatto il nostro dovere di critici, mangiando e raccontando quello che è successo.
– Un infortunio "magari bramato e cercato dal recensore"
Santa carità, noi ci aggiravamo per Eataly come dei bambini immersi in una vasca di cioccolato, quando ci si è fermato l'occhio sulla cacio e pepe da 20 euro. Abbiamo detto: ullallà, 20 euro. La vogliamo provare? Come sa chi ci legge da qualche annetto, Puntarella Rossa vuole consigliare il lettore sui ristoranti e le osterie dove andare a mangiare. La stragrande maggioranza delle nostre energie è per selezionare posti nei quali vale la pena andare. Molti li scartiamo, senza scrivere nulla. Altri, pochissimi in percentuale, li stronchiamo. Ma solo quelli per i quali si crea un'aspettativa che non corrisponde alla realtà. E' un servizio al lettore-cliente. E al ristorante che vuole migliorare, cambiando quello che non va. E anche, non dimentichiamocelo, un libero esercizio della critica, tutt'altro che infallibile.
– Aleggia qua e là il fastidio per il "misterioso" recensore della misteriosa Puntarella.
Puntarella Rossa non partecipa al volemose bene della critica gastronomica italiana. Al s'abbracciamo di chef e proprietari e uffici stampa e critici gastronomici, tutti attovagliati allo stesso tavolo. Siamo fuori dalle conventicole. Andiamo in anonimato e ci teniamo all'anonimato: è l'unico modo per restare indipendenti. Se poi le nostre recensioni non piacciono, è un altro discorso. Ma la nostra credibilità è in quello che scriviamo. E' nel sito Puntarella Rossa e nelle centinaia di articoli che sono lì, a testimonianza di quel che facciamo.
– Non si critica chi lavora
Giusto, noi si doveva dire che è Eataly è una meraviglia in terra e in cielo e che la cacio e pepe aveva un prezzo moderato, era ottima e bollente e non aveva il parmigiano. Non si critica chi lavora. E anche "stiamo lavorando per voi" e "non disturbate il manovratore" e "lasciateci lavorare". Vabbè, se è così, allora ve le meritate le marchette. Eccola qui "Cacio e pepe al ristorante Italia": una serata magica per accontentare i palati più esigenti nella splendida cornice di un locale raffinato e indimenticabile". Buon appetito.