Cuoco&Camicia, neobistrot a Monti

"Come lo chiamiamo? "Ristorante Monte Polacco"? Mmh, sa di ristorante straniero. "Osteria Monti"? Ce ne sono già seicento. "Trattoria della Carbonara"? Banale. "Se famo du spaghi"? Troppo etnico. Trovato: chiamiamolo "Culo & Camicia". Troppo volgare? Allora: Cuoco & Camicia. Perfetto". Dev'essere andata più o meno così, sette mesi fa, al momento della scelta del nome per i soci di questo nuovo ristorante di Monti, in via Monte Polacco, stradina che parte da via Lanza, all'imbocco di via dei Selci, e arriva ai piedi di una bella scalinata. Scelta non felice, ça va sans dire, decisamente incongrua per un ristorante che vorrebbe proporsi con un tono alto e una cucina raffinata, da neo osteria chic. Onomastica a parte, il risultato è discreto, anche se non convince fino in fondo. C'è un'ambizione evidente che crea aspettative, non tutte soddisfatte. Cuoco & Camicia sta in quella via di mezzo tra tra i ristoranti di lusso e le trattorie di quartiere, nella categoria affascinante e ambigua dei neobistrot, del quale ha tutti i pregi e i limiti. Un posto che comunque si fa apprezzare per il coraggio di uscire dagli schemi. 

Due sale ben arredate, dagli alti soffitti, con due archi murari a mattoncini marroni e rossi. Pavimento di legno con larghi assi, seggiole moderne ma con la seduta di paglia intrecciata, tavolino di legno. Un ambiente moderno, anche se l'atmosfera complessiva, anche a causa di un servizio poco caloroso, non risulta calda come dovrebbe.

Sul tavolo un fiorellino (finto) e i runner, tovagliette rettangolari rosse ed eleganti. Il cestino di pane, buono ma non abbastanza da giustificare il prezzo: 3 euro

Un divanetto un po' Mondrian, nella seconda sala: in sottofondo musica jazz

Tagliolini alla finocchiella, burro fatto in casa, alici e briciole di pane (11 euro): buoni, ma il burro ha un sapore preponderante

La tartare di manzo "svevo" asparagi e salsa olandese: nulla da dire, sapore deciso e abbinamento indovinato

Sullo sfondo, la grande lavagna con i vini del giorno al bicchiere: in questo caso Montepulciano Cataldi Madonna (5 euro) e Bordeaux Beau Rivage (6 euro). Tra i bianchi, il Fiano Le Masciare (5 euro) e un Pecorino Cataldi (6)

La carta prevede due menu degustazione a prezzo fisso. Quello da 45 euro (pane e acqua compreso) comprende: Tartare di manzo "svevo" asparagi e salsa olandese; Polpo verace arrosto con crema di patate al limone, capperi e olive; Tonno rosso scottato, crema di zucchine e sale affumicato; Torteli ripieni di carbonara, zucchine romanesche saltate; Pancetta di maiale arrosto, zenzero e fichi; Cannoli croccanti ripieni di ricotta di capra con gelato al Chianti. Quello light, da 35 euro, comprende: Polpo verace arrosto con crema di patate al limone, capperi e olive; Tagliolini alla finocchiella, burro fatto in casa, alici e briciole di pane; Cannolo di spigola croccante ripieno di asparagi, insalatina al sesamo; Mini-Tiramisù fatto al momento con caffè espresso.

Bonus: ottima lista dei distillati, molti i vini francesi

Malus: i due menu degustazione sono per tutta la tavola
 

I voti di Puntarella

Cucina: 6,5

Ambiente: 6,5

Servizio: 6,5

Cuoco & Camicia, Via di Monte Polacco, 2/4, Roma, Tel. 06-88922987. Domenica chiuso