Masterchef 11, le nostre pagelle della quinta puntata

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Masterchef 11 quinta puntata. La quinta puntata (escluse le selezioni) di Masterchef si apre con l’eliminazione del peggiore del pressure della puntata precedente. In ballottaggio Bruno e Christian. Quest’ultimo si salva in corner per l’ennesima volta, nonostante in tutte queste puntate non sia mai riuscito a preparare un piatto degno di nota. Bruno abbandona la competizione con la sportività che l’ha contraddistinto finora. Umile e riconoscente, lascia tutti con la malinconia di vederlo allontanarsi per sempre dalla cucina. Non dimentica, però, di lasciare in eredità a Cannavacciuolo i suoi occhiali da vista magici, quelli che gli implementavano anche l’udito. Ciao Bruno, insegna ai concorrenti delle prossime edizioni ad andare e tornare dalla dispensa senza farsi beccare.

Masterchef
Credits Sky Italia

Cosa è successo nella puntata del 27 gennaio

Asciugate le (solite ed evitabili) lacrime la puntata prosegue con il tema dei sapori decisi. Si inizia con una mistery box dorata, che racchiude al suo interno non solo materie prime molto originali ma soprattutto la possibilità, per i migliori, di salire direttamente in balconata evitando l’invention test. Sotto la mistery due vassoi, uno azzurro e uno rosso, in contrapposizione tra loro, un po’ come il diavolo e l’acqua santa: da una parte tutti ingredienti forti e dominanti, come la carne di pecora e le aringhe, dall’altra tutti delicati come l’ombrina e la salicornia. Chiamati all’assaggio tra i migliori ci sono Pietro, Tracy, Lia, Federico, Mime e Polone: salgono tutti in balconata tranne Pietro, che per questa volta incarna il famoso “idoneo non vincitore” di ogni concorso, che conquista, però, un vantaggio non da poco per l’invention test potendo scegliere a chi assegnare i piatti e carpendo i segreti dallo chef ospite della puntata.

Si tratta dello chef Lele Usai, che infiamma la masterclass: non solo per i suoi piatti stellati, ma anche per il suo fascino di cui cade vittima Elena. Usai porta due preparazioni complicatissime a base di pesce maturato (ve ne abbiamo parlato qui) che gettano i concorrenti nello sconforto più totale: Nautilus e Pesce di Roccia, direttamente dal suo ristorante Il Tino. Tra isteria e pianti, comunque, riescono tutti a presentare un piatto. Ma è Dalia la migliore conquistando un complimento incredibile da parte di Cannavacciuolo, che definisce la sua preparazione simile, nel gusto, a quella di Usai. La peggiore della prova è Mery, che si toglie il grembiule e abbandona definitivamente la cucina.

Superato il dramma della prima eliminazione è il momento di passare allo skill test: temuta prova in tre parti con tre step tecnici di selezioni ideati singolarmente dai tre giudici. Protagonista è un altro ingrediente dal sapore deciso: la carne. La prima tappa pensata da Barbieri consiste nella preparazione di una tartare di carne, la seconda di Locatelli richiede la preparazione del filetto alla Wellington e la terza di Cannavacciuolo consiste in una ricetta a base di lingua e animelle. In punta di coltello i concorrenti migliori iniziano, da subito, a salire in balconata. Restano all’ultimo duello solo Tina e Nicky. La peggiore della prova è Tina, con un piatto decisamente carente dal punto di vista tecnico e del gusto. Abbandona la cucina con la solita farcia di autocommiserazione, per fortuna non dovremo assistervi oltremodo.

Le nostre pagelle

Masterchef 11
Credits Sky Italia

Considerato come nella masterclass si siano delineati comportamenti sempre più immaturi e un susseguirsi di ripicche da alunni indisciplinati, abbiamo deciso di tirar fuori le maniere forti e procedere con le pagelle dei concorrenti (i peggiori andranno dietro la lavagna per tutta la ricreazione!).

Bruno: 10. l’unico voto pieno lo prende Bruno, anche se eliminato subito, sulla base dei risultati della scorsa puntata. Perché dimostra umiltà e sportività da vendere, cosa che manca a molti concorrenti quest’anno. Ci mancherà.

Pietro: 8. Uno dei favoriti della stagione sia per le sue competenze, indubbie, che per i modi furbi ma al contempo da gentiluomo. Ho apprezzato particolarmente che nell’invention test abbia cercato di penalizzare i concorrenti, di fatto, meno bravi. Quindi senza voler affossare quelli più temuti per una questione di tornaconto, ma cercando di scremare la masterclass dalle zavorre.

Tracy: 7. Un’altra delle favorite di questa undicesima edizione. Talentuosa, creativa e mai banale. Ogni suo piatto è un’esplosione di colori, contaminato da sapori e terre lontane. Se solo piangesse un po’ di meno potrebbe salire in graduatoria.

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Credits Sky Italia

Dalia: 7. Dopo un inizio altezzoso e poco flessibile, Dalia inizia, da oggi, a tirar fuori una vena autoironica e dissacrante che piace. Assieme a piatti di alto livello, in questa puntata ha saputo giocare bene con le proprie debolezze e fragilità.

Federico: 5. Dice di non voler essere presuntuoso ma proprio non ci riesce. Ad ogni prova rimarca le sue mirabili (ma per ora millantate) capacità con troppa convinzione. Addirittura sfidando lo chef a far meglio di lui. In ogni caso risale in graduatoria dopo lo scivolone della scorsa puntata, durante la quale aveva contestato aspramente le critiche di Locatelli. Ad oggi sembra aver imparato ad ascoltare un pochino di più e si è anche messo in discussione. Direi che per questa volta sembrano passi avanti miracolosi.

Tina: 4. Troppo concentrata più a piangersi addosso, ad attirare compassione e a criticare gli altri che a cucinare. Finalmente questa puntata ne ha evidenziato i limiti portandola all’agognata eliminazione.

Mery: 3. Più che in una cucina, sembra in un asilo. Vittima (secondo lei) di ogni sopruso, reagisce con modi infantili e piccosi, è stata sempre più focalizzata sui torti subiti che sul dimostrare qualcosa ai fornelli. Anche in questa puntata non si esime dall’adombrarsi perché “il suo migliore amico” non ha pensato di aiutarla. Tutto molto noioso e per fortuna con scadenza breve.

Lia: 7. Nonostante sia da tutti considerata la villain della stagione, la trovo preparata e ironica, oltre che empatica anche con chi meno lo merita (come Polone, che abbraccia nonostante fosse lei stessa vittima dei suoi comportamenti intemperanti). Sfacciatamente onesta quando c’è da affossare un avversario e spudoratamente sincera quando desidera ottenere vantaggi, debiti o indebiti che siano. Ora che si è liberata della sua antagonista Tina avrà molto da mostrare.

Polone: 2. Al momento, per me, il peggiore della stagione sia per competenze che per comportamenti inopportuni. Non ho apprezzato affatto la sfuriata aggressiva fatta nella scorsa puntata, che oggi è stata fatta passare come un “comportamento dovuto all’insicurezza e ai traumi pregressi“. Avrebbe dovuto scusarsi con tutti e soprattutto con Lia, alla quale quasi metteva le mani addosso durante la scorsa esterna. Premiato ingiustamente anche in questa puntata nonostante non sembri brillare sul fronte culinario quanto in quello relazionale.

Carmine: 6. Il brutto anatroccolo che già era pronto a spiccare il volo come il bellissimo cigno che abbiamo intravisto, in questa puntata sembra aver subìto una battuta di arresto. Nonostante il “prof” Barbieri lo abbia comunque lodato, sappiamo che può dare molto di più.

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Credits Sky Italia

Mime: 8. La mia preferita su tutti i fronti. La trovo elegante, umile, scanzonata quanto basta e preparata. Fa sempre del suo meglio senza sgomitare e accettando ogni critica con intelligenza e gentilezza. Ha molto da insegnare ai più giovani (e arroganti) della masterclass e trova sempre il modo di impreziosire i piatti con gusto estetico.

Nicky Brian: 5. Sicuramente la quota simpatia della stagione la riesce a coprire abbastanza bene, non altrettanto si può dire di quella tecnica. Ai fornelli non brilla e per ogni prova c’è sempre un ostacolo insormontabile, che però è insormontabile solo per lui. Si dà la zappa sui piedi da solo parlando sempre (troppo e troppo presto) di gatto prima di averlo nel sacco, come con il filetto alla Wellington, che “faccio sempre alla mia ragazza“, ma che gli costa quasi l’eliminazione.

Christian: 3. Per me un altro che viene inspiegabilemente miracolato ad ogni prova. Fa fuori tutti gli avversari sul fischio dell’ultimo minuto, senza sapere neanche lui come. Convinto di avere doti eccezionali, si mette alla prova sfidando concorrenti decisamente fuori dalla sua portata con miseri risultati. Decide di segnare il suo destino, in questa puntata, chiedendosi con una punta di scetticismo che cosa significhi “ricetta di una tartare” visto che, parole sue, è solo carne cruda. Fatto sta che presenta ai giudici effettivamente una cucchiaiata di carne cruda e sanguinolenta, che gli costa parecchie critiche. Comunque vola, ancora una volta, in balconata sempre un secondo prima di essere eliminato. Che la prossima puntata sia la volta buona per lasciare la cucina?

Elena: 7. Impagabile per la sua simpatia ma, come detto anche da Barbieri, sa anche cucinare. Mai sopra le righe né sotto le aspettative. L’amore-odio con Barbieri potrebbe riservare grandi emozioni.