Ristorante Moi a Roma, lo chef Thomas al Fleming lancia la cucina dinamica e la tartare di manzo con gelato

Ristorante Moi a Roma, quartiere Fleming. Tel. 06.87600399 Purezza, semplicità, stagionalità. Più che un trend, sembrano ormai le parole d’ordine di una presa di coscienza collettiva, cui gli chef di tutto il mondo rispondono accettando di ridurre, accorciare, agganciare i loro menu a filiere integratissime. L’obiettivo: offrire al cliente piatti sempre più rispettosi di luoghi e tempi. Nasce da questo presupposto la cucina dinamica di Michela Ulpiani – già direttrice del ristorante dell’Auditorium di Renzo Piano – e Thomas Moi. Giovanissimo chef, che già vanta nel curriculum collaborazioni importanti, come quella con Heinz Beck all’Apsleys di Londra.

Aperto lo scorso 24 settembre, il Ristorante Moi ospita 26 coperti. L’arredamento, minimale e colorato, è in linea con la filosofia gastronomica. I materiali grezzi che circondano tavoli e cucina a vista sono coerenti con un menu giornaliero, sostenibile e stagionale. Le collaborazioni a Km0 completano il quadro, per offrire ai clienti un’esperienza slow e immersiva.

Cucina dinamica, quindi, perché il menu cambia continuamente, modulandosi in base al ritmo delle stagioni e all’offerta delle aziende agricole delle campagne laziali. Così, frutta e verdura provengono dal mulino Poggi di Ciciliano, specializzato nella lavorazione di cereali e legumi antichi, mentre la selezione di carni, pesci e prodotti caseari è affidata al progetto “Orme – Valori Agricoli Ritrovati” di Federico Falchetti; iniziativa che collega le più virtuose realtà contadine italiane agli chef attenti all’aspetto etico della professione.

Due i menu degustazione disponibili: “Ad occhi aperti” (35 euro), da quattro portate più il dolce, e “Ad occhi chiusi” (45 euro), percorso a sorpresa di sette portate. Alla carta, si va dalla tartare di manzo con gelato (12) al risotto cacio e pepe con i fegatini di pollo (12). Tra i secondi, faraona con funghi e patate (20), calamari con portulaca (20) ma anche piatti vegani, come il tofu marinato con quinoa (16).

Tra i dolci espressi, tartellette con limone e meringa “bruciata”, mousse e semifreddi con miele e fichi d’india (tutti a 8 euro) si possono accompagnare ad una buona selezione di passiti. In bottiglia e alla mescita, non mancano vini e bollicine selezionati da piccole cantine di tutta Italia, con un’attenzione ai metodi di vinificazione meno scontati. Come il D’Araprì pas dosé (30) da bombino bianco pugliese, preparato con metodo classico senza aggiunta di mistella, e il Tananai Trento DOC Borgo dei Posseri: spumante da uve Chardonnay e Pinot nero leggermente sovra mature (30).

Ristorante Moi, Via Antonio Serra, 15. Tel.: 06.87600399. Aperto dal lunedì al sabato dalle 19.30 a mezzanotte. Sito e Pagina Facebook