Starbucks Milano, viaggio dentro la caffetteria più attesa e contestata d’Italia

Starbucks Milano. Dopo file chilometriche, attese senza fine e l’hype, soprattutto tra i ragazzi, che era cresciuto nei mesi tra l’annuncio e l’apertura, Starbucks è arrivato. La caffetteria più famosa del mondo, partita dalla suggestione del classico bar italiano, trasferita in America e poi sbarcata in tutto il mondo è tornata al punto di partenza.

Lo store è il più grande d’Europa e sfrutta appieno gli ampi spazi dell’ex palazzo delle poste di Piazza Cordusio. Vengono mantenuti i colori caldi delle pareti e l’antico pavimento di pietra. La prima cosa che colpisce all’ingresso, dopo la file di lunghezza variabile che nei primi giorni si è immancabilmente costretti a fare, è il fortissimo odore di caffè: non potrebbe essere altrimenti, visto l’immenso impianto di tostatura che domina lo spazio centrale. Sono tantissimi i tubi che scendono dal soffitto e confluiscono in una grande macchina verde, creando un ambiente che ricorda vagamente la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka.
Sulla sinistra, il Princi Bar classico, dolce e salato, con torte e pizza al taglio (brioche a 2,20-2,80 euro, torte sui 5-6 euro, pizze e focacce assortite 3-7,50 euro). Sulla destra il main bar, dove si gustano i prodotti della roastery, gli espressi (1,80 euro), i nitro draft, creati con il nitro-gelato del torinese Alberto Marchetti (5-7 euro) i reserve coffees e le roastery creations (caffè paritcolari, alla gianduia, gelati o con il limone, 5-10 euro). In mezzo, tavoli bassi e alti e merchandising, di tutti i tipi: dalle solite tazze e i thermos a prodotti più improbabili come felpe e occhiali da sole, tutti prodotti in esclusiva per Starbucks.
Dietro il grande impianto verde si intravede il secondo piano soppalcato, con tavoli bassi e servizio, la parte del locale dedicata soprattutto agli aperitivi, saldamente in mano a Princi (5-10 euro). Tra i vari settori si muovono febbrilmente dipendenti Starbucks e agenti della security che gestiscono l’eccitazione dei primi visitatori e li indirizzano verso le (lunghe) file che si snodano intorno ai bar, con il negozio così affollato che devono essere bloccate, a un certo punto.

Per ora, la nuova filiale ha un carattere nettamente diverso dalla caffetteria standard che si trova uguale in tutte le parti del mondo: vuoi per la folla, vuoi per l’inquinamento acustico, è difficile rilassarsi o immaginare addirittura di lavorare o studiare. La domanda sarà se, col tempo, si comincerà ad andare da Starbucks anche solo per prendere un caffè o si continuerà a frequentare la caffetteria solo per venerare la sirena americana. Per ora, comanda l’hype.

Starbucks Milano, piazza Cordusio 3, Milano. Tel. 02 91970326. Orari: aperto tutti i giorni dalle 7 a.m. alle 10 p.m

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