Edit Torino, il maxi polo del food: cosa si mangia e chi c’è

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Edit Torino. In una ex fabbrica di cavi elettrici, nel cuore di Barriera di Milano, ha aperto Edit (che sta per Eat, Drink, Innovate Together). Un progetto grandissimo realizzato dall’ex banchiere Marco Brignone, che offre in oltre 2000 metri quadri cinque aree food, una per ogni momento della giornata. Subito all’ingresso c’è la zona bakery, con un bancone ad angolo e un laboratorio a vista. Per sedersi, sgabelli lungo la vetrina oppure divanetti e pouf di velluto.

Più avanti, dopo le luci di design al centro delle scale che portano al primo piano, la brewery, birreria con un’ampia varietà di etichette offerte, in tutto 19 spine con la possibilità di spillare la propria insieme ai mastri birrai Loris Mattia Landi, Marco Cerino e Davide Bereny.

Proseguendo si arriva alla seconda cucina a vista, in cui il pizzaiolo Renato Bosco e lo chef vegano Pietro Leeman preparano i loro piatti da accompagnare a una buona bevuta. Si mangiano ovviamente pizze (Margherita 7 euro, vitello tonnato 9 euro), ma anche piatti da spizzicare: crocchette di baccalà (6 euro), lollipops di pollo speziati (7 euro), insalate (8 euro) e pesce, come il tentacolo di polpo con crema di patate (12 euro). Per chi non ha voglia di carne, si passa da insalate variegate, con agrumi, avocado e altri ingredienti esotici a creme di zucca (8 euro) e tortini di riso venere con salsa di sedano rapa e zafferano (9 euro). Al piano superiore, aperto dal pomeriggio, si trova invece il cocktail bar dei soci Barz8, che propone cocktail Kitchen-drink, preparati cioè con ingredienti utilizzati nella cucina. Oltre alle creazioni già in menù, c’è la possibilità di ordinare un “tailored cocktail”, ovvero un cocktail “su misura” scegliendone la base alcolica, il gusto (amaro, aspro, demi-sec.) e la caratteristica: dal floreale al fruttato, dallo speziato all’asciutto. I prezzi vanno dagli 8 agli 888 euro.

Da un lato del bar, una fornita cantina, dall’altro, una saletta privata con pareti dorate e poltrone in velluto rosso da prenotare per riunioni private o meeting aziendali. Allo stesso piano si trovano le Kitchens, quattro cucine professionali “condivise” che creano una “piattaforma culinaria” dove produttori, professionisti, start-up legate al mondo del food e società di catering possono far crescere il loro business.

Infine, dall’altro lato del piano, il ristorante Edit: un grande cubo con finestre ritagliate contiene la cucina a vista di Christian e Manuel Costardi, i due fratelli chef di Vercelli che hanno fatto del risotto il loro marchio di fabbrica. Seduti a tu per tu sul bancone di fronte allo chef si possono comporre piatti di ogni tipo, giocando con un mazzo di carte che contiene gli ingredienti. In alternativa, due menù completi (Il viaggio, declinato soprattutto su piatti di pesce, e Il territorio, che comprende piatti come animella, lingua di vitello e sella d’agnello) sono proposti a 48 e 58 euro. Offre assistenza per scegliere come accompagnare i piatti il sommelier di Edit. Anche in questo ambiente, come in tutto il locale, predominano i tavoli sociali: tutti i piatti di Edit sono infatti pensati per la condivisione, sempre meglio venire in tanti, dunque.

Edit, via Francesco Cigna 96, Tel.: 011 1932 9700 Aperto tutti i giorni dalle 7 alle 2. Sito e Pagina Facebook