Buono! Santoro s’apparecchia la tavola al Fatto Quotidiano

Buono! Fatto Quotidiano. Per annunciare il lancio della sua nuova avventura, non rinuncia a un po’ di vittimismo, che paga sempre, in termini di eroismo, soprattutto dalle parti del sempre combattivo Fatto Quotidiano. Ma dopo essersi lodato e imbrodato per il suo talk così fastidioso per il potere, dopo gli immancabili paragoni con Luttazzi e Saviano, Michele Santoro annuncia che insieme a un gruppetto ha deciso di creare “Buono!”. Un gruppetto che pensa che il cibo sia “una vera ossessione, un’idea astratta onnipresente, un Dio uscito definitivamente dal nostro stomaco per invadere le pagine dei giornali, le Tv, la Rete”. Dopo questo accenno roboante, il nostro Santorone torna al suo delirio di onnipotenza frustrata, con accenni a Hitler, Irving e Gubitosi. Boh.
Buono! è uscito stamattina e lo leggiamo.

buono! fatto quotidiano

E’ un inserto di quattro pagine, realizzato da Zerostudio’s, già società editrice di anno zero. L’idea è quella di farsi raccontare da uno chef per puntata una serie di indirizzi del cuore, senza per forza concentrarsi sul livello alto e ultra gourmet. Nel primo numero, intervista a Gualtiero Marchesi, 85 anni, “indiscusso padre della cucina moderna italiana”. Il Gualtiero fa un bel raccontone dei suoi luoghi del cuore, tra Parma e Milano. Dai Due Platani di Coloreto al Nuovo Macello di Milano. Posti antichi o comunque tradizionali, come la Trattoria Masuelli ma anche moderni e giovanili, come Zaza Ramen e il bar Luce. Insomma, mentre ci chiediamo se c’era bisogno di un nuovo inserto dedicato al cibo, mentre ci chiediamo se la scelta di affidarsi ai consigli di uno chef (ispirata a Where chefs eat) sia davvero azzeccata (i grandi chef, si sa, molto spesso mangiano a casa loro o dai loro amici colleghi grandi chef), mettiamo da parte la nostra naturale propensione alla diffidenza e ci godiamo i pensieri e ricordi di un grande maestro semplice. Che si fa domande semplici, ma perfette: “Il piccione ha una carne stupenda: perché aggiungere una salsa?”. Già, perché?

(E naturalmente non possiamo non pensare: il Fatto Quotidiano è già gonfio di carne e di sangue, perché aggiungere la salsa di Buono!?)