Lime Roma. Tel. 3393060844 Non avete mai sognato di ordinare per cena una soupe à l’oignon, una tajine marocchina e uno strudel di mele? Scegliere il meglio della cucina asiatica, americana o mediorientale senza cambiare tavola. Lime Restaurant & Bar riunisce tutti i sapori del mondo in un unico ristorante. Ma non chiamatelo fusion. Gli ideatori Federico Pulvino e Simona Pinto vi guideranno in un viaggio del gusto tra i continenti che si incontrano ma non si fondono.
Tra il 10 e il 12 dicembre 2015 Lime Roma aprirà le sue porte in via Ancona 33/35, nei pressi di Porta Pia dove la classica cucina italiana regna indiscussa sull’impero di osterie e trattorie del quartiere. Eppure, ultimamente anche qui sembra essere arrivata quella ventata di freschezza e novità.
È un vento che spira da ogni angolo di mondo quello che porta in tavola olive e feta dalla Grecia, nasi goreng da Bali, formaggi dalle Alpi francesi e cous cous dal Marocco. Souvenirs da portare a casa nel ricordo di terre lontane.
Dopo l’esperienza del ristorante italiano alle Canarie e i viaggi di una vita, Federico e Simona hanno deciso di tornare a casa. Con le valigie cariche di menta, cumino, curry e zenzero, la cena è servita. La cucina è italiana ma anche internazionale, locale ma anche globale. “Non ci interessano le ricette originali come dovrebbero essere, noi vogliamo proporre sapori”, ci racconta Federico. Insomma recuperare le tradizioni reinterpretandole. Il gulash ungherese sarà servito con un po’ meno di paprika dolce secondo il nostro gusto, ma sarà sempre gulash. L’importante è non fondere i sapori. “I ristoranti fusion combinano i piatti di tutto il mondo in una cucina alla fine senza identità – continua Federico – Io non fondo sapori, i miei piatti sono localizzabili”. Ecco che scorrendo con lo sguardo il menu di Lime si delinea una geografia del gusto, in cui ogni piatto rimane fedelmente legato al suo continente ma convive pacificamente con aromi e profumi di altre provenienze. L’integrazione è possibile a patto che ognuno mantenga la propria identità.
Tra i fornelli di Federico e Simona la ceviche di spigola sudamericana (10,60 euro) incontra la pad thai noodle soup (9,60 euro), i kofta turchi (12,50 euro) vanno d’accordo con il pollo katsu giapponese (8,90 euro), i garbanzos di chorizo in stile canario (8 euro) fan la corte alla zucca australiana (8,40 euro). Nel dubbio della scelta poi, le tapas mettono tutti d’accordo. Bollicine d’Alta Italia e vini dal mondo allieteranno gli ospiti secondo i loro capricci e desideri.
Un pranzo veloce tra le 12.30 e le 14.30 per chi esce dagli uffici della zona, o una cena rilassata fino alle 22: Lime Roma sembra la risposta a ogni esigenza. Pronto ad accogliere il turista inglese che vuole cenare alle sette ma anche il casuale passante che si ferma solo per il tempo di un aperitivo. Non aspettatevi però, “grandi buffet per riempirvi la pancia, si mangia per accompagnare il drink”, spiega Federico che, in controtendenza, vuole riportare l’aperitivo alle origini.
Dalle 22 il ristorante si trasforma in cocktail bar e, come per incantesimo bahama mama, spicy Margarita e saffron Martini (tutti intorno ai 7 euro) prendono vita.
Lime Roma non è un tipo pretenzioso ma ha l’aria da viaggiatore esperto. La cucina è semplice ma sempre attenta alla freschezza del prodotto locale e di stagione. Curato nel dettaglio, Lime rimane un viaggiatore essenziale. Un bancone laccato giallo ocra, sgabelli alti in legno e ferro verde salvia e carta da parati con le palme (progetto Studio Gad): tutto fa pensare a terre esotiche, terre da scoprire, terre note. Invito al viaggio.
Lime Restaurant & Bar, via Ancona 33/35 Roma tel 0689871911 Pagina Facebook