Dove mangiare al Quadraro
di Margherita Bianchini
Se vi sentite soli, di cattivo umore, esasperati dal traffico romano, dai mezzi pubblici sovraffollati, dalla maleducazione e dal cinismo, insomma da tutte quelle cose di cui ci si lamenta a Roma, provate ad andare al Quadraro un sabato mattina e la metropoli vi mostrerà il suo lato umano. Medaglia d'oro al merito civile per i fatti della Resistenza, il Quadraro è "il quartiere che non abbozza". Popolato da giovani e da abitanti storici, ha un'identità fortissima e un'anima calda.
Alla fermata della metro A Porta Furba, scoprirete ai lati della Tuscolana una dimensione parallela in cui prende vita la versione idealizzata della Roma popolare, tanto che viene quasi voglia di credere che non sia cambiato molto da quando queste vie segnavano il confine dell'abitato della Capitale prima degli studios di Cinecittà.
Una mattina al Quadraro può quindi iniziare dal suo nucleo più antico, il Quadraro vecchio, a sinistra del "discesone" della Tuscolana. Passeggiando nella tranquilla via dei Quintili, tra i villini e i palazzetti primi Novecento, con le facciate intonacate di rosso e di giallo e i numerosi giardinetti, vi imbatterete nella norcineria Lattanzi al civico 18. Il negozio, come dimostra l'insegna, è storico e per gli abitanti del quartiere è un'istituzione. Di recente ha cambiato gestione, ma i prodotti sono sempre di fattura artigianale, confezionati nel laboratorio (attivo da sessant'anni) di via Gattamelata, a Tor Pignattara. La qualità dei salumi è ottima e i prezzi sono davvero convenienti. Qui si può comprare tutto l'occorrente per un pic nic al Parco degli Acquedotti, ci sono anche un delizioso pane fresco ai cereali e le bottiglie di Romanella, per un vero spuntino dei Castelli.
I proprietari ci tengono a contrastare la cultura del supermercato e a tramandare la tradizione norcina. Se avete voglia di chiacchierare del quartiere, di ricette o scambiare qualche battuta, qui potete farlo: non vi metteranno di certo fretta per concludere l'acquisto.
Per un pranzo seduti c'è il Grandma bistrot oppure una classica trattoria pizzeria romana, il Grottino, in via Cincinnato 46, che con i suoi tavoli all'aperto circondati da un'edera lussureggiante è un posto molto gradevole. Qui si mangia con 20-25 euro in un ambiente informale e rilassato.
Imboccando via del Monte del Grano, che gira intorno al mausoleo di Alessandro Severo, si arriva alla parte più recente del Quadraro, in piazza dei Tribuni. L'atmosfera cambia completamente, da piccolo borgo a periferia metropolitana, frutto della pianificazione urbanistica degli anni del boom, in risposta a un'esplosione demografica. Palazzi di otto piani edificati negli anni Sessanta si susseguono su ampi viali e in fondo a via dei Consoli si alza la cupola razionalista della basilica di San Giovanni Bosco (seconda per diametro solo a quella di San Pietro, ohibò).
Prima di imboccare l’ampia via dei Consoli prendete nota di un casale del Settecento, in origine posta per i cavalli, perché potrebbe essere una meta serale. E' stato adattato a ristorante e pub, è la Taverna del grano.
Nel piano interrato, nei locali della cisterna cui si accede scendendo in un tunnel, è stato ricavato un pub dall'ambientazione "catacomba": i tavoli sono sistemati all'interno di nicchie intonacate di rosso pompeiano, disposte a raggiera intorno alla cisterna circolare.
L'ambiente paleocristiano è abbinato a un menu tex mex con hamburger, patatine e birre bavaresi. Servizio efficiente e cordiale. Nelle calde serate estive una piacevole ibernazione.
Superato il mercato rionale di piazza dei Tribuni, un po' in disarmo, ecco via dei Consoli. In questa via non rischiate certo di morire di fame, vista la densità di bar, tavole calde, pizzerie al taglio, rosticcerie. Tra queste la storica Al Pomodoretto.
Nell'infilata di posti dove mangiare c'è poi un enorme ristorante Wok, mentre si distingue l'ambiente raffinato e parigino dell'enoteca Barley wine al civico 115. E’ un locale che ha inaugurato a inizio e giugno che offre birre artigianali di ottima qualità e vini naturali scelti da Les Vignerons. Se siete in orario di aperitivo potete risalire la via fino al numero 21, dove si trova la Pescheria dei Consoli.
Ma dato che non ci si nutre di solo cibo, ma anche di esperienze e di incontri, prima di raggiungere la pescheria per l'aperitivo di mezzogiorno, fermatevi a dare un'occhiata ai libri usati del libraio conosciuto da tutti come "nonno Dario". Nonno Dario ha ottantotto anni e ha inaugurato la libreria nel 1965, quando ancora i palazzi della via erano in costruzione. Oggi tiene aperta solo la mattina la sua attività di vendita e scambio di libri usati. Gli fa piacere chiacchierare con facce nuove e raccontare aneddoti sul suo mestiere e sul quartiere, altrettanto faranno le tante signore che passano da lui per scambiare gli Harmony a pacchi di cinque o dieci.
Pochi civici dopo ecco la pescheria che da un anno e mezzo offre anche l'aperitivo a pranzo e a cena. Si può scegliere la formula tre ostriche (a chilometro quasi zero, provengono da un allevamento di Anzio) e prosecco, per 6 euro, oppure spaziare tra crudi, tartare, fritture, bruschette e anche primi. Il tutto anche da asporto. Se mangiate in pescheria le portate vi saranno servite in piatti di plastica: ma la stoviglia non fa il monaco.
Tra gli antipasti c'è anche quello preferito da Briatore (così racconta Stefano, il proprietario): il battuto di gamberi di Mazara del Vallo con olio, limone e aceto balsamico.
Gli abbinamenti tra crudi e condimenti li sceglie Stefano, alcuni sono piuttosto classici, altri curiosi: spigola e scaglie di Parmigiano, tonno e pistacchi, salmone e rucola, tagliata di tonno con mozzarella di bufala. I pesci vengono dal mercato di Gaeta, i prezzi sono affrontabilissimi (dai 6 ai 10 euro), il servizio rapido.
Ma i crudi di pesce devono essere un passione da queste parti perché sulla Tuscolana c'è Cru.dop.
In questo tratto di Tuscolana si può anche mangiare siciliano, al ruspante piccolo take away Marranzano (al 609 accanto alla gelateria Cinegelà) se non temete fritti e meusa , i prezzi sono super popolari.
Se al pesce preferite la carne, alla Bisteccheria da Baffo, in via dei Fulvi 8, ne troverete di tutte le provenienze: italiana, argentina, francese, americana, irlandese, scozzese (e l’elenco può continuare) cucinata ai ferri. Ci sono anche menu fissi molto vantaggiosi.
Per unire alla cena una buona azione, in via dei Sulpici 117 c'è la Locanda dei Girasoli, gestita da una cooperativa che ha tra i soci lavoratori ragazzi affetti da sindrome di Down.
Dopo l'aperitivo siete ancora in tempo per visitare un'altra area del Quadraro e immergervi in uno dei suoi cuori pulsanti: il mercato coperto di via del Quadraro. In mezzo ai palazzi del piano Ina casa il mercato climatizzato è affollatissimo, pieno di vita e di cibo.
Qui si può fare la spesa completa e prendere anche un caffè nel baretto verace. Anche questo è un luogo dove non vi sarà difficile attaccare bottone con negozianti e clienti.
A poche decine di metri c'è il centro sociale Spartaco che, ad eccezione del periodo estivo, offre cene bio a prezzi ultra popolari e al martedì e al venerdì degustazioni di pesce e vino. Lo proveremo appena possibile!
Margherita Bianchini
Dove mangiare al Quadraro
Alimentari Lattanzi, via dei Quintili 18-20
Grandma bistrot, via dei Corneli 25, tel. 377 2649540
Al Grottino, via Cincinnato 46, tel. 06 765015
Taverna del Grano, piazza dei Tribuni 31, tel. 06 45425262
Al Pomodoretto, via dei Consoli 91
Barley Wine, via dei Consoli 115-117, tel. 0645687489
Pescheria dei Consoli, via dei Consoli 21-23, tel. 06 45423991
Cru.dop, via Tuscolana 898, tel. 06 76909916
Marranzano take away, via Tuscolana 605
Bisteccheria da Baffo, via dei Fulvi 8, tel. 06 76906733
Locanda dei Girasoli, via dei Sulpici 117/h, tel. 06 7610194
Mercato di via del Quadraro
Csoa Spartaco, via Selinunte 57