Lo chef Giunta: “Pizzo? No, c’è la crisi”

“ C’è la crisi, duemila euro non ce li ho” è stata questa la risposta di Natale Giunta, noto chef di Palermo, alla richiesta del pizzo da parte di alcuni estorsori della cosca palermitana. Poi ha denunciato l’accaduto e sono scattati quattro arresti. Lo chef, che poco tempo fa ha partecipato alla “Prova del cuoco” non ha ceduto alle minacce, a nulla sono valse le lettere intimidatorie e i tentativi di danneggiamenti del ristorante.“Mettiti a posto” gli dicevano, sottolineando che il loro era un approccio assolutamente benevolo e contestando di aver aperto il ristorante senza aver chiesto il permesso a chi di dovere. Duemila euro da pagare comodamente a Pasqua e poi a Natale, in cambio assicuravano la tranquillità, la “ pace assoluta e ti levi il pensiero”. Ma la crisi è per tutti e Natale Giunta esausto ha detto no e il pensiero, nel modo migliore, se l’è tolto. Un esempio palermitano ma non è il solo, poco tempo fa,  proprio qui, abbiamo infatti intervistato anche Vincenzo Conticello uno dei fondatori dell'associazione Addio Pizzo, che per primo ha iniziato una dura lotta contro il racket, in una città in cui le tasse si pagano anche in nero.