Propaganda, esordio da applausi

La purea di patate, cremosa, morbida, sontuosa, è da guinness. I "supplizi" di Arcangelo da paura, a cominciare dalla tartina con  burro e acciuga. L'ambiente strepitoso, a metà tra un locale parigino e uno newyorkese. Insomma, non delude affatto il ristorante più atteso (e propagandato) dell'anno, il Caffè Propaganda, al Colosseo. Un'impresa molto trendy e molto glamour, a cominciare dai soci: Dj Giancarlino (Goa), Arcangelo Dandini (ristorante da Arcangelo), Maurizio Bistocchi, Richard Ercolani e il pasticcere francese Stéphane Betmon. Un avvio con molte luci, a cominciare da una carta che comprende alcune buone etichette di vini naturali, e poche ombre. Un decor straordinario (stiamo parlando di uno dei ristoranti più belli di Roma) con qualche caduta (guardate in alto a sinistra, entrando), una clientela molto Roma nord, molto "bella gente", che pascola contenta di farsi vedere le facce levigate dai soldi e dai chirurghi plastici. Ma è un difetto che si correggerà con il tempo. Altri malus, il pessimo doppio turno: si può mangiare solo alle 20.30 o alle 22.30. Una pratica sgradevole che implica anche il rapido sfollamento dei clienti del primo turno quando arrivano le dieci e mezza. Ultimo malus, i prezzi, non modici (ma la qualità, va detto, costa). Detto questo, tanto di cappello: una grande novità, da applausi. Che condiamo con un nostro reportage fotografico. (english review at the bottom)

L'ingresso con il bel bancone bar. Peccato per quella sfilata di bottiglie vuote un po' stucchevole che si vedono entrando, guardando in alto a sinistra. Per il resto, nulla da dire.

La sala interna con i divanetti di pelle, i piccoli tavolini di legno e le grandi lavagne d'ardesia.

Altra immagine dell'interno: da notare i bellissimi lampadari, le piastrelle identiche a quelle della metropolitana parigina alle pareti, l'arco a volta e lo strepitoso pavimento.

Due tipi di piastrelle del pavimento a confronto

IL MENU E I PREZZI

L'originale menu, praticamente un foglio da giornale: saltate gli articoli e guardate i riquadri, con i piatti. Nella carta ci sono i primi della tradizione romana, cavallo di battaglia del Dandini: tra gli altri la Carbonara (13 euro) ottima e più che al dente, come piace a lui, e la Cacio e pepe (10).  Altri primi: pomodoro e basilico con lo spaghettone Benedetto Cavalieri (10 euro); vellutata di cavolfiore, crostini di pane speziato, pesto e primo sale (12); soufflè, broccoli, pecorino romano e salsa di pomodoro biologico (10). Tra i secondi, la Fassona piemontese (16), le polpette di vitello Fassona (16). Tra i contorni cicoria (6 euro), bieta al vapore (7), purè di patate (7) e spinaci (7). Ogni giorno c'è un piatto della tradizione romana: saltimbocchi alla romana (lunedì, 16 euro) minestra di broccoli e arzilla (martedì 12), coda alla vaccinara (mercoledì' 16), gnocchi al ragù (giovedì 10), zuppa di cicerchie e baccalà (venerdì 12), trippa alla romana (sabato 16), pasta al forno (domenica 10). I macaron costano 2 euro l'uno. Il caffè costa 2 euro, una bottiglia d'acqua 3. Il cestino di pane 2 euro

I carciofi in 3 tempi, coreografici e buoni (12 euro)

Altra versione del carciofo in tre tempi: colori invitanti

Ed ecco il Supplizio (10 euro): gioco di parole che comprende crocchetta, supplì e tartina burro e alici, strepitoso.

Altra versione del Supplizio, in altra visita: in questo caso, purtroppo, la tartina è stata servita con il burro non spalmato e un pane non all'altezza.

Il purè di patate. Incautamente, una commensale chiede: "Ma perché chiedi questa roba ospedaliera". Poi strabuzza gli occhi: "Ma è fantastico!". E lo è, cremoso, burroso, godurioso…

Il soufflè alla ricotta, che ha anche una sua grazia estetica

Il tiramisù in barattolo, da costruire: i savoiardi e il caffè vanno aggiunti a piacere

Il tiramisù paciugoso dopo l'apposito trattamento…

Tra le grandi novità del  Propaganda, i macaron del pasticcere francese Stéphane Betmon, che con il suo orecchino e l'aria francese riscuote successo tra le clienti

I VINI NATURALI

Il Caffè Propaganda è forse il primo ristorante a riservare uno spazio specifico per i vini naturali. Ci sono gli Emidio Pepe (il Cerasuolo a e il Montepulciano d'Abruzzo a 30 euro), il Verdicchio della Distesa, il Semplicemente Bianco e Rosso di Bellotti, il Nibio Monferrato e il Barbera Mounbe della Cascina degli Ulivi. Fortunatamente, si possono prendere anche al bicchiere: un Semplicemente Rosso a 6 euro, un Barbera a 8.

Anche la toilette è in linea con la raffinatezza estetica del Caffè.

Il biglietto da visita e l'ingresso del Propaganda su via Claudia

Vi ricorda qualcosa? E' Ratatouille!

Bonus: oltre ai bonus, già accennati, la posizione centrale, il brunch domenicale, il servizio sorridente delle giovani e graziose cameriere.

Malus: i prezzi, qualche incertezza ancora nell'organizzazione, il doppio turno

I voti di Puntarella

Cucina: 8

Ambiente: 9

Servizio: 6,5

Caffè Propaganda, via Claudia 15. Tel. 06-94534255. Sito

English review
Open since November, Caffè Propaganda is one of the most attractive and theatrically decorated restaurants in Rome.  Leather divans, extraordinary lamps, large, grey slate boards, and on the walls the same tiles as in the Parisian metro.  And even the food is out of the ordinary.  The noted chef Arcangelo Dandini is responsible for the main meals and it is the French patisserie chef Stephane Betmon who creates the excellent Ladurée-style macaroons. Prices are higher than average (a carbonara is 13 euro).