Support Japan: Daruma Sushi

Oggi Repubblica ci racconta l'ultima follia della psicosi collettiva: nelle cucine dei ristoranti statunitensi sono arrivati i metal detector anti radiattività. Intendiamoci, ogni misura di sicurezza è più che legittima e opportuna per garantire la salute dei clienti. Ben vengano tutti i metal detector del mondo, a patto che si sappia che i fattori di rischio presenti nel cibo e nell'aria sono ben altri e ben più gravi. E a patto che le paure irrazionali non servano a ingrassare i produttori di metal detector e gli spacciatori di paura.
Detto questo, e lo dimostrano gli arrivi sul nostro sito di visitatori che cercano su google "rischio radioattività e Giappone", la paura fa novanta. E allora noi facciamo novantuno e vi spieghiamo perché, almeno per quanto riguarda i ristoranti giapponesi migliori di Roma che stiamo visitando e intervistando, è del tutto infondata.
Dopo Zen, Doozo e Hasekura, nella nostra campagna Support Japan eccoci da Daruma Sushi, prima catena di sushi take away della capitale, nata del 2003 e subito diffusasi con svariati punti vendita nella città.Di recente Daruma Sushi ha anche aperto un nuovo ristorante a Piazza Bologna, che fa anche l’aperitivo sushi tutti i giorni dalle 18 alle 20 a 10 euro, cocktail compreso.Siamo andati a visitare quello di Via dei Serpenti, nel Rione Monti, ormai da tre anni uno dei punti fermi del quartiere, soprattutto per chi ama gustarsi la sua confezione da asporto romanticamente seduto ai bordi della fontana di Piazza Madonna dei Monti. Il posto è sempre affollato sia a pranzo che a cena e non sembra risentire della crisi post-tsunami. Sul bancone troneggia un cartello con un messaggio che certifica la freschezza e la sicurezza dei prodotti utilizzati.
Per saperne di più faccio qualche domanda al gestore, Yu Akao.
E’ parecchio arrabbiato con l’informazione distorta fornita dai giornalisti italiani negli ultimi tempi: "il Giappone è un Paese serio e le esportazioni di prodotti alimentari sono state bloccate immediatamente dopo dell’emergenza radioattiva di Fukushima. Non c'è alcun rischio da quel punto di vista e comunque il pesce utilizzato per il sushi in Italia non arriva di certo da lì". Yu ci racconta la provenienza del loro cibo: "Il pesce è dei nostri mari mentre il salmone arriva dalla Norvegia. Alcune varietà di tonno che provengono dall'Oceano Indiano. Il riso proviene dalla California. Le alghe sono essiccate e quelle presenti adesso in Italia sono arrivate tre mesi fa". Sul gruppo Facebook di Daruma Sushi si spiega anche che "la soia e le varie birre giapponesi, alimenti di alto consumo, sono prodotti da aziende giapponesi dislocate nell'Unione Europea. I restanti prodotti, provenienti direttamente dal Giappone, saranno sostituiti con prodotti equivalenti ma importati da mercati diversi".
Gli chiedo allora chi può avere interesse a demolire un Paese per giunta in difficoltà e mi risponde: " Non c'è dubbio che a tutti conviene abbattere lo yen, perchè è forte e fa paura e creare un allarme rosso attorno all’economia giapponese è forse l’unico modo per indebolire un avversario molto più solido". 
Motivazioni alte di geopolitica. Non sappiamo se sia così, ma certo mangiare da Daruma Sushi, come nei migliori ristoranti giapponesi in Italia, oggi è più sicuro che mai.

Daruma Sushi, sito, Numero verde 800.022.800

Sedi in via dei Serpenti 1 (Monti), viale America 9 (Eur); via di Panico 65 (Castel Sant'Angelo), via Guidubaldo del Monte 9 (piazza Euclide), via Flaminia Vecchia 464b (Ponte Milvio)

*Grazie al designer che ha realizzato il logo Support Japan per Puntarella: Dario Genuardi