Dove mangiare in Abruzzo, i migliori indirizzi dell’entroterra

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Mammaròssa ad Avezzano - foto di Alberto Blasetti

Dove mangiare in Abruzzo. Da un punto di vista gastronomico (e non solo) l’Abruzzo è una regione che ha davvero molto da offrire e tutta da scoprire. Per tutti quelli che stanno pensando di trascorrere qui una giornata, non necessariamente verso il mare, e sono alla ricerca di buoni locali per mangiare e bere, gli indirizzi di riferimento nell’entroterra abruzzese non mancano. Tra osterie, ristoranti gourmet e aziende agricole, ne abbiamo raccolti sette.

Va da sé che una visita la merita ovviamente lo chef stellato Niko Romito che conduce il ristorante 3 stelle Michelin, Reale a Castel di Sangro e la struttura Casadonna, per gli ospiti che decidono di combinare un soggiorno alberghiero con un’esperienza culinaria di alto livello nella stessa location.

 

Dove mangiare in Abruzzo

Osteria Mammaròssa (Avezzano)

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Foto di Alberto Blasetti

Mammaròssa, prima che un’osteria, è un progetto enogastronomico fortemente voluto dal suo titolare e chef Franco Franciosi. L’obiettivo è quello di far accedere i clienti ad un cibo di qualità attraverso la conoscenza del territorio. E’ proprio in virtù di questa filosofia che Mammarossa non prevede un menu alla carta, ma solo un percorso degustazione, particolarmente incentrato su erbe  ed aromi della regione. La degustazione è chiamata “Quote” e comprende 9 portate (100 euro a persona), per un percorso volto a raccontare a tavola, come la trama di una storia, l’Abruzzo appenninico. L’idea è quella di salire di quota, appunto, piatto dopo piatto. Si parte quindi da Terra con Rapa, rucola violacea, tartufo, caprino e prezzemolo. Si sale poi all’Altopiano attraverso due piatti: lattuga alla brace, limone e anche lenticchie con carota, finocchietto e peperoncino. Si passa poi al Lago con un piatto a base di anguille arrosto e bieta. L’Aia è poi una ricetta che prevede spaghettelli, soffritto all’italiana, pomodoro, basilico e pepe. Il Bosco non è altro che un primo piatto con fusilli all’aglio orsino. Il Pascolo è la “quota” dedicata ai secondi, in particolare agnello, prugna e salvia e anche  pecora alla brace con senape selvatica Per concludere in bellezza, il dolce è un pain perdu con cagliatella di latte, caffè e nocciola.

Osteria Mammaròssa. Via Garibaldi 388, Avezzano (AQ). Tel. 0863.33250. Sito. Instagram. Facebook.

Zunica 1880 (Civitella del Tronto)

Zunica è il ristorante gourmet dell’omonimo hotel a Civitella del Tronto. Il menu porta in tavola la tradizione tipica abruzzese, pur con qualche contaminazione marchigiana. Lo chef, Frederik Lasso, propone sia un menu alla carta che un percorso degustazione “personalizzabile”, nel senso che si possono aggiungere dei piatti a scelta ad una selezione di portate  già definita. La base del menu degustazione (50 euro a persona), cui apportare aggiunte/integrazioni, è fatta dai seguenti piatti: Legumi, patate e alloro; Timballo; Agnello, melanzana e aceto; Canaletta Civitellese (la pizza dolce teramana) e per concludere la piccola pasticceria. E’ possibile ampliare il percorso con l’aggiunta di alcune scelte alla carta, ovvero prosciutto delle grotte e pecorino, ceppe di Civitella alla pecorara (un primo piatto di pasta all’uovo tipica della zona), maiale affumicato con erbe di montagna e un dolce extra che è la tartelletta con pesca e Ratafia. Ogni piatto in più costa 13 euro.
E’ possibile mangiare all’aperto nel dehors della piazzetta dove sorge il locale.

Ristorante Zunica 1880. Piazza Filippi Pepe 14, Civitella del Tronto (TE). Tel. 086191319. Sito. Facebook.

Valle Scannese da Gregorio Rotolo (Scanno)

Qui ci troviamo alle porte del Parco Nazionale d’Abruzzo. Valle Scannese è un bio agriturismo con allevamento al pascolo libero di pecore, capre e mucche. Gli ospiti troveranno anche sistemazioni per l’alloggio con 17 camere e uno shop che vende quello che l’azienda produce: dai formaggi come  pecorini con diversi gradi di stagionatura, il caciocavallo classico e barricato, e la ricotta dalla scorza nera, alle carni e agli insaccati. Ovviamente non manca un ristorante dove poter assaggiare i prodotti dell’azienda: una grande sala con vetrate da cui si può ammirare la valle, un accogliente camino e pane e carne cotti nel forno a legna,

Valle Scannese di  Gregorio Rotolo. Località Valle Scannese, Scanno (AQ). Tel. 0864 576043. Sito. Facebook. Instagram.

Materia Prima (Castel di Sangro)

A Castel di Sangro c’è un’altra realtà interessante guidata da una giovane brigata. Lo chef è Gianmarco Dell’Armi, classe 1991, guarda caso allievo della vicina Accademia del già citato Niko Romito, che porta in tavola piatti della tradizione abruzzese in una chiave innovativa. Disponibile sia il percorso degustazione da 5 o 7 portate (60/80 euro), sia la possibilità di scelta alla carta. Quindi ecco che come antipasti troviamo la tartare di manzo, peperone crusco di Altino (un piccolo paese in provincia di Chieti) e nocciola; sempre sulla scia dei crudi di manzo, un’alternativa è il carpaccio con melone, yogurt e senape (entrambi 21 euro). Passiamo ai primi con il risotto alla parmigiana o i capellini con porro e Castelmagno e ancora, per gli amanti del tartufo, i taglioni con il tartufo (i tre primi vengono 22 euro l’uno). Spazio anche al pesce con i tortelli di zucchine, gamberi rossi e plancton (24 euro). Si prosegue con secondi di carne o di mare, tra cui filetto, cardoncelli e tartufo (29 euro), agnello e melanzane arrosto (25 euro), faraona e bieta (24 euro) oppure polpo e patate (28 euro). I dolci (tutti a 9 euro) offrono una discreta scelta tra crostatina, cioccolato e nocciole, tiramisù sfogliato o il maritozzo, panna acida e gelato al limone.
Si può mangiare all’aperto sulla terrazza affacciata su un laghetto artificiale oppure all’interno nella moderna sala con ampie vetrate e vista altrettanto assicurata.

Ristorante Materia Prima. Località Piana Santa Liberata, Castel di Sangro (AQ). Tel. 0864 238030. Sito. Facebook. Instagram.

L’Angolo d’Abruzzo (Carsoli)

La famiglia Centofanti è alla guida de L’Angolo d’Abruzzo dal 1986, anno in cui viene aperto il ristorante con l’obiettivo di proporre una gastronomia locale che esaltasse il territorio abruzzese attraverso piatti semplici e materia prima ricercata e di stagione. In cucina c’è Valerio Centofanti, mentre la sala è il regno della sommelier, sua sorella, Valentina, che cura la cantina soprannominata “La Sacrestia”, casa di circa 1.500 etichette. 
Venendo alla cucina, il menu si apre con la proposta di affettati locali, tra cui il prosciutto abruzzese Costantini, stagionato 24 mesi e tagliato al coltello. Non mancano le bruschette miste con funghi porcini e tartufo, così come la tartare di manzo con riso nero e aceto balsamico , ma anche la frittattina con orapi (una varietà di spinaci) selvatici e guanciale croccante (23 euro). Le uova, volendo, sono proposte anche in camicia con ricotta e tartufo nero (22 euro).
Si passa poi ai primi che spaziano dalla chitarrina fatta a mano, trafilata in bronzo con farina di Grano Solina e condita con funghi porcini, olio all’aglio e peperoncino alle fettuccine Senatori Cappelli all’abruzzese, ovvero con ragù rosso di agnello, manzo e maiale tagliati al coltello. I secondi piatti sono o alla brace o al tegame. Sulla griglia si passa dalla carne (bistecche e filetti di manzo e di vitella, salsicce, capocollo di maiale, abbacchio)  ai formaggi come la scamorza, fino ai funghi porcini alla brace. Al tegame vengono invece proposti  la pecora agliù cutturù, ovvero uno stracotto di pecora con erbe, aromi e verdura di stagione oppure il maiale in doppia cottura, vale a dire costolette cotte in forno con vino bianco e spalla cotta invece in infusione con birra e spezie (entrambi i secondi 22 euro).

L’Angolo d’Abruzzo. Piazza Aldo Moro 8, Carsoli (AQ). Tel. 0863997429. Sito. Facebook. Instagram.

Antica Taverna Navelli (Navelli)

L’Antica Taverna Navelli, nell’omonimo paese dichiarato uno dei “borghi più belli d’Italia” nel 2008, propone una cucina del territorio con particolare attenzione all’impiego dello zafferano dell’Aquila. C’è infatti un intero percorso di 5 portate (30 euro) dedicato proprio allo zafferano. Scegliendo questo percorso, si possono assaggiare i ceci della piana di Navelli con zafferano, la chitarrina con guanciale e zafferano, un secondo e un contorno del giorno che variano in base alla disponibilità ma che saranno sempre accompagnati dalla spezia dorata, e infine la crema dolce allo zafferano. La stessa filosofia si applica poi alla degustazione di tartufo ( sempre 5 portate a 30 euro). Per chi volesse optare per un ordine alla carta, da provare c’è il piatto misto di salumi  e formaggi locali, le pallotte cacio e ova, il primo sale al tartufo fresco, o ancora la coratella, la vellutata di fave con cicoria e cipolla croccante o la bruschetta con erborinato lardo e miele o la pizza fritta di ceci con prosciutto (tutti a 7 euro).

Antica Taverna Navelli. Via dell’Osteria 16, Navelli (AQ). Tel. 0862 959171. Sito. Facebook. Instagram

Forma (L’Aquila)

Ci spostiamo nel capoluogo di regione per approdare al Forma Contemporary Restaurant. Forma è il progetto del giovane chef Simone Ciuffetelli (classe 1993) che, dopo esperienze a Copenaghen e Melbourne, ha scelto di tornare nella sua città natale e di aprire insieme alla moglie un ristorante ispirato alla filosofia della sostenibilità abbinata alla stagionalità degli ingredienti. Il menu degustazione, da 7 portate (60 euro), si affianca al menu alla carta. Quest’ultimo si apre con una selezione di salumi, tartare di capriolo e lamponi, ma anche portate di mare come ostriche con patate, vino bianco e aneto. Ancora pesce nei primi: un esempio sono i fedelini freddi al limone con lo scampo. Il tartufo nero estivo accompagna poi dei rigatoni integrali. Il piccione con la lattuga spicca tra i secondi piatti accanto al baccalà affumicato servito con assoluto di pomodoro e concentrato di carote (e qui emergono le influenze della cucina nordeuropea con cui ha fatto scuola lo chef ). Un unico dolce la fa da padrone: panna cotta al tè verde con ananas e cioccolato bianco (9 euro).
Nel 2022, oltre al ristorante, Forma ha dato vita anche all’adiacente bakery, un laboratorio che offre colazioni, pranzi veloci e un angolo completamente dedicato alla pasticceria artigianale.

Forma Restaurant. Via Fortebraccio 53, L’Aquila. Tel. 331 6880236. Sito. Facebook. Instagram

 

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