Gregorio Roma. La fine dell’estate romana non ferma le novità. Che si preannunciano molte per la nuova stagione. Tra le recenti aperture c’è anche Gregorio, che ha ufficialmente inaugurato il 31 agosto 2023 in via della Cava Aurelia, una traversa di via Gregorio VII. “Venite in pace” è il claim del locale di Simone Pellegrino, che poco meno di un anno fa ha aperto Casa Vidaschi a Monteverde. Un payoff che gioca con il concetto di fede (anche vista la vicinanza con San Pietro) e si fonde con il piacere di stare a tavola, godendo di cose buone, in un’atmosfera rilassata: dalla pancia allo spirito.
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Gregorio si compone di più ambienti (realizzati da Pro.Don Costruzioni su progetto di Studio GAD). Una prima sala interna con un lungo bancone e cucina a vista, tavoli in legno e divanetti e poi c’è il laboratorio, il bar e il cocktail bar, fino alla zona della tavola fredda, la norcineria, e l’area della pizzeria. Fuori c’è un bel giardino ad accogliere gli ospiti, per un totale di 130 coperti e tante vetrate che rendono Gregorio un locale molto luminoso. Anche sui colori e sugli arredi si gioca con il concetto di fede e di chiesa: il bianco e giallo rimandano allo stemma papale, con la figura di Papa Gregorio, rivisitata in chiave pop e abbinata a luci al neon. Attenzione ai dettagli: per la lavorazione del legno, dal parquet ai tavoli, dalle sedie alle librerie, ci si è affidati a una falegnameria artigianale dell’Umbria; mentre Puparieddu, abile ceramista di Grottaglie, ha realizzato la mise en place e le lampade.
“Ho voluto ideare un luogo da vivere in ogni momento della giornata, a seconda dei gusti e dei desideri del cliente, un locale divertente e vivace, nelle forme e nei colori” racconta il proprietario Simone Pellegrino. Gregorio, infatti, è aperto dalla mattina alle 7 fino all’1 di notte.
Si parte dalla colazione e la scelta è piuttosto ampia. Lievitati home made e caffetteria, oltre a una sezione dedicata alla colazione americana, con uova strapazzate, salmone, pan brioche, omelette, toast. La cucina è aperta dalle 11 ed è guidata dallo chef Alessandro Tomasso, mentre il sous chef è Valerio Abbondanzieri. Una proposta in cui troviamo mare e terra, con piatti tradizionali e qualche rivisitazione. Antipasti cotti e crudi, come panzanella (10 euro) e polpo alla cacciatora cbt (15), tartare e carpacci (12-15 euro); primi romani (13) e non solo, in carta anche le chicche di patate con cozze, vongole e datterini rossi e gialli (18).
Tra i secondi c’è la tagliata “sakura yoza” (28), una danese con frollatura di 30 giorni e il filetto di manzo con riduzione al vino rosso (30), fino al baccalà cbt su crema di patate dolci, cipolla stufata e bacon (16). Ampia scelta di dolci, tra tiramisù, cheesecake al mango e supplì dolce con bavarese alle arachidi salate, cuore morbido al mou, copertura con cioccolato biondo e panatura di corn flakes.
Per un pranzo veloce ci sono poi proposte fredde in arrivo dalla gastronomia: taglieri misti di salumi e formaggi, verdure sott’olio e una selezione di insalate (dai 12 ai 14 euro) e burger (15-16 euro). E poi c’è la formula aperitivo, a partire dalle 18: drink + tagliere al prezzo di 15 euro, ma si possono aggiungere altri piattini dalla cucina, come la tempura vegetale (6) o le alici fritte con maionese la lime (8). Ai cocktail, anche per il dopo cena, ci pensa il bar manager Jacopo Salvati, con classici (8-10 euro) e signature, come il drink della casa dedicato a Papa Gregorio, “Habemus Gregorio”.
Da bere una spina a tre vie con una non filtrata, una ipa corposa e una lager pro strong, e diverse proposte in bottiglia. E poi i vini, a cui dedicata un’intera parete attrezzata che ha composto il restaurant manager e sommelier Edoardo Bernardini, tra etichette italiane ed estere.
Per la pizza è stato chiamato Luca Pezzetta, che dalla sua Clementina a Fiumicino ha fatto qualche trasferta nella Capitale per formare il personale e ha messo a punto il menu, che non comprende solo pizze al piatto ma anche pizzette calde a lievitazione naturale, servite dalla 7 di mattina, e pizza in teglia condita e farcita (e un impasto con lievito madre, lasciato riposare ventiquattr’ore e sottoposto a doppia cottura, al vapore e poi in forno) e pure la pizza al padellino. Per poi arrivare alla tonda romana, con un impasto maturo preparato con farine macinate a pietra e utilizzando la biga per completare la lievitazione, e finire con la stesura con il mattarello. E ovviamente i supplì (3-9 euro).
Gregorio Roma. Via della Cava Aurelia 169, Roma. Tel. 349 0602640. Sito. Facebook. Instagram
Aperto dal martedì alla domenica dalle 7 all’1
