“Ristorante vietato ai bambini”: che sogno (non lapidatemi, non sono Erode)

“Ristorante vietato ai bambini”. Che sogno: un ristorante adulto, smodato, sensuale. Senza marmocchi che frignano, senza fasciatoi, biberon, tette sballonzolanti che allattano, pappette che occhieggiano dai tavoli, fagottini ululanti che gattonano tra le sedie. Che meraviglia, che paradiso. Questo ho pensato, quando ho letto la notizia del cartello “Vietato l’ingresso ai bambini”, al ristorante La Fraschetta del pesce di Roma.
State calmi, già vi vedo a darmi del razzista. Tranquilli, il vostro Er Murena non è Erode e non è bimbofobo. Ma proviamo a chiarirci. A chi non piacciono i bambini? E chi ogni tanto non li sopporta? Ecco, a ognuno il suo (bambino) e ognuno al posto suo. C’è un tempo per passeggiare con i bimbi al parco, godendo delle loro guancette paffute e delle loro facce buffe e un tempo per godersi in santa pace un meritato pasto, tra persone adulte, che non vogliono sentirsi interrompere ogni due minuti e vogliono magari rimorchiare la moglie (o il marito) del migliore amico, inframezzando qualche sana e allegra parolaccia, senza sentirsi troppo in colpa.

bimbo ok

Detto questo, se ci sono le sale per i fumatori, i locali a luci rosse, i circoli solo per donne, le associazioni per feticisti dei francobolli, i ristoranti per gatti, perché non fare anche i ristoranti children free? E perché non fare dei ristoranti a misura di bambino? Certo, è un po’ sgradevole trovarsi di fronte un cartello come quello della Fraschetta. E anche la risposta del proprietario, di fronte alle critiche, non concede nulla al politicamente corretto: “Sono il Comandante, la mia scelta è stata studiata e ristudiata e di conseguenza approvata. Di sicuro non è immorale e non capisco il vostro accanimento. Se volevo bambini e passeggini aprivo una Nursery e non un ristorante”. Però, non lapidatemi se sogno un brunch children free. Poi si torna a casa e si dà una carezza ai bimbi e si dice: questa è la carezza di vostro padre, che vi vuole bene e non vede l’ora che cresciate e possiate venire con noi al ristorante.