Écru Roma, laboratorio crudista con vino e cucina naturale

Écru Roma, laboratorio crudista con vino e cucina naturale. Ecrù significa grezzo, naturale. Ed è proprio dall’idea di natura e tradizione che nasce il progetto di Katia Montoneri e Veronica Rosafio: “Il crudismo è una filosofia di vita, ma anche fonte di curiosità e interesse per un’alimentazione sana e genuina”. Écru Roma sarà inaugurato giovedì 24 settembre 2015, a partire dalle 18.30, in via Acciaioli 13, a due passi da corso Vittorio Emanuele. 

Katia, come è nata questa passione?
“E’ iniziata da un regalo, un libro sulla filosofia crudista, ricevuto qualche anno fa. Dopo averlo letteralmente divorato, io e Veronica non potevamo far a meno di approfondire, così siamo arrivate fino a Vito Cortese, maestro chef della cultura raw food che ci ha preso sotto la sua ala e ci ha insegnato i dogmi della cucina essenziale”.

Vito Cortese è il fondatore di Grezzo la pasticceria crudista gourmet al centro del rione Monti che abbiamo incontrato qualche tempo fa.  Ma tornando alla cucina senza cottura, possiamo davvero dire che è più buona?
“Sì, poiché si tratta di un’alimentazione sana che guarda alle origini, attenta alla materie prime e ai prodotti di stagione. Écru avrà infatti un menu sempre in evoluzione, a seconda dell’andamento delle stagioni e della disponibilità dei prodotti. Gli ingredienti che lavoriamo sono tutti biologici e di derivazione controllata. Gli ortaggi ad esempio, li andiamo a prendere personalmente nelle piccole medie aziende del territorio laziale”.

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Non rischia di disorientare i clienti cambiare troppo spesso menu?
“No, la novità e il cambiamento stimolano la mente e il palato. Questo mese, ad esempio, puntiamo sugli spaghetti di zucchine con il pesto del giorno, piatto tipico settembrino”.

Non per essere venali, va bene il cibo buono e sano, la qualità delle materie prime, ma da Ecrù il portafogli cosa dirà?
“Abbiamo cercato di tenere i prezzi in linea con i prodotti che offriamo: dai primi vegetali alle invidie farcite, passando per tartare e pâtè, i piatti non superato i 10/12 euro”.

Nel vostro laboratorio crudista avrete anche una selezione di vini naturali?
“Sì, si tratta di vini vivi, rigorosamente biologici, in mescita o da asporto”.

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Quando si parla di écru, la prima cosa che viene in mente è il colore, neutro, quasi beige, che ricorda i cromatismi della terra.
 “La terra è la vera protagonista indiscussa di tutta la nostra visione crudista. Abbiamo puntato all’ecocompatibilità dei materiali scelti per il ristrutturamento e l’arredamento del locale, forti della convinzione che il rispetto per l’ambiente e l’attenzione per il territorio siano alla base del vivere bene”.
Il vostro slogan recita Dove crudo è possibile! Una domanda sorge spontanea: Ecrù riuscirà ad arrivare anche a tutti gli onnivori convinti?
“Non puntiamo a un target di clientela ristretto: sarebbe troppo facile rivolgerci soltanto a quelle persone che già conoscono e apprezzano il crudismo. Vogliamo invece far conoscere la filosofia del non cotto a tutti le categorie e a tutte le età: vegetariani, carnivori, onnivori, nonni e bambini compresi”