Ristorante Branciforte a Palermo. È iniziata la nuova stagione del ristorante di Palazzo Branciforte – attivo dal 2012, ma rilanciato con la (ri)apertura settembrina del 2014 – che si presenta come un tempio di arte e buona cucina. Una raffinata struttura museale dell’edificio ospita infatti il Ristorante Branciforte.
L’arredamento è moderno e minimale, illuminato in maniera soffusa dalle candele che circondano la fontana posta al centro della corte esterna. La scelta sobria ed elegante prosegue nella sala interna, in cui protagoniste sono le numerose maioliche antiche: un contesto rispettoso del peso storico della sede, in cui lo chef, Gaetano Billeci, ci accoglie con un amuse bouche. Crema di patate e polpo al rosmarino alla brace. Saporito, aromatico, dalla consistenza vellutata: la soffice carne del polpo, esternamente croccante ed impregnata, nel profondo, dei profumi della brace, è in perfetta sintonia con la pregevole texture di una crema di patate realizzata con meticolosità.
Per antipasto, il “salame” di spada con ripieno di crema di limoni, gambero rosso di Mazara e pistacchi di Bronte, accompagnato da una tradizionale insalata di finocchi ed arance (pelate a vivo, ma non troppo: parte dell’albedo è volutamente lasciata, a ricordare l’origine casalinga del piatto) ed alaccia salata di Lampedusa (14 euro).
Si prosegue con un primo davvero inusuale ma rappresentativo: “pasta e panella” (16 euro). Un primo inedito, un ibrido tra raviolo e gnocco di patata, ripieno della folkloristica panella siciliana, raffinata però da una vichyssoise, e condito con un corposo ragout bianco di maialino e fonduta di cacio Ragusano DOP.
Ci conquista, poi, una tenerissima pancetta di maiale, cotta sottovuoto a bassa temperatura, con cotenna croccante e servita con purea di patate e un chutney di mela verde Smith e mostarda (18 euro). Lasciamo posto al dolce (6 euro): conosciamo il cappuccino solido, dessert servito in tazza, arricchito dal sapore rotondo della mousse di nocciole dell’Etna; il leggero e fiorito guazzetto ai frutti di bosco; la cassata della casa e una stuzzicante red velvet con gelatina al frutto della passione.
Il menu è variegato e offre una cucina gourmet non elitaria. Meritevoli il flan di “pane cunzato” (12 euro), rivisitazione del celebre “pane condito” tipico dell’isola; il “tribollito” (10 euro), un sempreverde bollito con tre diversi tagli di carne, realizzato ad arte; il baccalà in carrozza (12 euro), fragrante, croccante e filante; i paccheri neri con fiori di zucca e gambero rosso di Mazara in emulsione di pesto trapanese (18 euro) e gli spaghetti con ricci di mare “al peso”, pronti a soddisfare desideri di ogni mole (10-18 euro).
Grande cura è riservata alla preparazione dell’ottimo crudo di pesce (18 euro), servito in abbinamento a varie brunoise e composte di frutta o in purezza. È possibile ordinare piatti fuori carta, in base all’offerta del pescato disponibile per la giornata. Il pane (preparato in varie tipologie: bianco, al sesamo nero, ai semi di papavero, etc..) e i grissini della casa sono serviti appena sfornati, e i petit fours a fine pasto sono realizzati dalla pasticceria del ristorante, per addolcire il momento del congedo.
Il personale offre un servizio accurato ma al contempo discreto per complerare un viaggio nella storiadella Sicilia, da godere a tavola, accomodati sulle rosse poltrone di pelle, specchiando i calici di vino tra le pennellate blu e verdi delle maioliche.
Ristorante Branciforte, c/o Palazzo Branciforte, via Bara all’Olivella, Palermo, tel. 091 320265 facebook
Aperto a pranzo e cena, disponibile aperitivo con degustazione dei piatti in carta e servizio di catering
Chiusura: Domenica sera e lunedì