Un’idea imprenditoriale di successo, che puntando sul gusto e sulla tradizione di una specialità made in Italy è riuscita a varcare i confini della penisola e giungere fino in Russia. È questa la storia di PolentOne, catena di “polenterie fast food” nata nel 2011 con un punto vendita a Bergamo, una delle culle di questo capolavoro della gastronomia del Bel Paese, e che grazie al gradimento della clientela è riuscita in breve tempo ad espandersi fino a contare ben 11 locali, con sedi come Milano e Brescia. Ora è in arrivo la vera e propria consacrazione: mercoledì 19 febbraio, infatti, PolentOne sbarcherà addirittura a Mosca, con l’inaugurazione della polenteria nel centro commerciale di Afimall, di fronte alla fiera di “Moscow City”.
D’altronde Marco Pirovano, il giovane ideatore e gestore di questa attività commerciale, ci aveva già anticipato nell’intervista che Puntarella Rossa gli aveva fatto a fine 2012 in prossimità dell’apertura del punto vendita milanese, che l’intuizione di offrire questa tipicità lombarda in versione take-away aveva attirato l’attenzione di molti, sia in Italia che all’estero, con numerose richieste di persone interessate ad aprire nuovi punti vendita PolentOne a tutte le latitutidini.
Tra Bergamo e Mosca ci sono quasi 3mila chilometri, ma l’intenzione è quella di non perdere niente delle caratteristiche di PolentOne e dei piatti che è solito offrire, improntati al totale rispetto della tradizione. Come dichiarato dallo stesso Pirovano, infatti, tutti gli ingredienti (come farina, formaggi e condimenti) saranno importati direttamente da Bergamo. Nessun “finto made in Italy”, quindi, ma l’impegno concreto di portare un po’ del gusto della vera cucina lombarda in Russia. Con già lo sguardo che si spinge alla prossima tappa, con il progetto di aprire un punto vendita a Lugano, in Svizzera. Continua quindi il viaggio, geografico ed enogastronomico, di un’iniziativa di successo frutto del coraggio e del lavoro di un giovane italiano che nel pieno della crisi ha messo a frutto le esperienze maturate anche in numerose esperienze all’estero utilizzandole per creare qualcosa di concreto una volta tornato in patria. Un esempio, reale, da seguire.