Napoli e Roma, due città così vicine così lontane (vabbè dai, non vuol dire nulla, ma è d'impatto come incipit). Questa settimana, per la puntata 26 della nostra rubrica su Alias, supplemento del manifesto, raccontiamo la cucina verace di Nennella, reginetta dei vicoli spagnoli, muovendoci tra turisti con Routard sotto braccio, residenti del rione e cittadini della Napoli bene. Atmosfera da stornello romano, invece, per l'Osteria Bonelli di Torpignattara, una delle migliori di Roma. Poi cambiamo stile per ritrovarci a mangiare spaghetti di soia conditi con guanciale, rosso d’uovo e salsa di soia da Zoc. E ascoltiamo un po' di musica vintage: Massimo Ranieri e Nino Manfredi.
Nennella (Napoli)
Esiste dal primo dopoguerra, indiscussa reginetta dei Vicoli spagnoli, quelli che si inerpicano ondivaghi su da via Roma, a quel tempo via Toledo. “Passa lu tiempo e lu munno s’avota…”, come diceva Massimo Ranieri. Ci si assiepa numerosi in qualsiasi stagione dell’anno, mischiandosi tra turisti con Routard sotto braccio, residenti del rione, cittadini della Napoli bene. Menu fisso imposto da Ciro e familiari, insieme a una pioggia di improvvisazioni che farebbero invidia al Lello Arena della prima ora. Antipasto napoletano dove troneggiano gustosissimi crocche’, pasta e patate, alici fritte, pesce arrosto, salsiccia con friarielli. Il conto si inventa sul momento e raramente supera i 12 euro. Prima di andar via, lasciare la mancia: la cerimonia del canestro che scende dal soffitto con un grazie gridato all’unisono, chiude magistralmente il sipario.
Bonus: un allegro senso di gioco napoletano delle parti.
Malus: dentro c’è uno spreco di decibel
I voti di Puntarella Cucina: 7 Ambiente: 6 Servizio: 7
Nennella, vicolo Lungo Teatro Nuovo 103, Napoli Tel 081 414338
Osteria Bonelli (Roma)
I turisti di certo non ci mettono piede. E fanno male, perché perfino qui, nel cuore di Torpignattara, quartiere non proprio elegante della città, Roma offre uno spettacolo non da poco: l’Acquedotto alessandrino, costruito per approvvigionare le terme di Nerone e ancora lì dopo due millenni. A pochi passi, c’è una delle migliori osterie di Roma. Per noi, che soffriamo il pittoresco spacciato per romanità, trovare un’osteria verace, popolare e persino buona è una sorpresa non da poco. Non che ci sia nulla di speciale ed è difficile individuare l’alchimia che ti fa stare bene. Merito forse della conduzione familiare dei due fratelli, uno in sala e uno ai fornelli. In tavola arrivano piatti tipici come la gricia, la coratella, la trippa. La carta dei vini è piccola ma accettabile. Qui non ci starebbe affatto male qualche stornello romano, così, “tanto pe’ cantà, perché me sento un friccico ner core”.
Bonus: porzioni abbondanti.
Malus: chiasso e affollamento.
I voti di Puntarella Cucina 7 Ambiente 7 Servizio 7
Osteria Bonelli, via dell'Acquedotto Alessandrino 172. Roma. Tel 329 8633077
Zoc (Roma)
E’ uno dei locali più belli di Roma, con mobilio retrò e uno straordinario cortile interno. E uno dei meno conosciuti. Nato da qualche anno, ha scontato diversi cambi in cucina e una gestione un po’ zoppicante. Ora prova a rifarsi, con la consulenza degli chef Angelo Troiano e Giulio Terrinoni. Propone “una cucina a chilometro zero, passando per piazza Vittorio”. Allusione, per i non romani, al mercato multietnico per eccellenza. Già, perché da Zoc il piatto è meticcio. A parte la discutibile spiritosaggine di scrivere “calbonala”, la ricetta romana per eccellenza viene trasformata in spaghetti di soia conditi con guanciale, rosso d’uovo, salsa di soia e a lemongrass. Ai fornelli lo chef ecuadoregno Cristhian Antegalarza. Qui la musica è bandita: si cena rigorosamente in silenzio, soprattutto nel cortile dopo la rivolta dei condomini che hanno inondato i poveri commensali di uova, ortaggi e secchi d’acqua.
Bonus: le bici messe a disposizione dei clienti
Malus il meticciato delle ricette a volte troppo ardito
I voti di Puntarella Cucina 6,5 Ambiente: 8 Servizio 7
Zoc,via delle Zoccolette, 22. Roma Tel. 06-68192515
