La nuova Ortica, Tale Quale

L'ha chiamata "Tale quale come l'Ortica". Ed è quasi cosi in effetti: perché dentro il nuovissimo ristorante di via Archimede, aperto a inizio novembre, il simpatico patron Vittorio Virno è riuscito a infilarci tutti gli splendidi cimeli di modernariato che adornavano la vecchia sede dell'Ortica, al Fleming: un numero sproposito di cavalli e cavallucci, pupazzi di legno, gatti, fisarmoniche, pentole di rame, radio a transistor, pallottolieri, macchine per scrivere. Ma anche quadri di valore e tendaggi, in uno scenario pirotecnico. Immutata anche la cucina, partenopea come il suo titolare. Il risultato è un locale scenografico e caldo, adatto ad aristocratici un po' artisti, o viceversa. Con un menu più ristretto rispetto al passato, che probabilmente sconta i primi passi della nuova avventura. Il "quasi" di cui sopra, rispetto al "tale quale", riguarda la cucina ma anche l'ambiente, pure piacevole: rischia un effetto bomboniera (è tutto perfettamente in ordine, nel suo disordine) che nella grande Ortica all'aperto sfumava nella cornica ghiaiosa ed elegantemente sgarrupata.

Virno è un'istituzione della cucina romana. Dottore in farmacia, amante della buona cucina e del cinema, è stato anche sceneggiatore con Fellini e Zavattini. Tra gli habituè del suo vecchio locale ci sono personaggi come Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio, Marcello Mastroianni. E tra i cimeli c'è un prezioso reperto, il Rigettario, libro di ricette firmato dallo stesso Tognazzi (che in cucina combinava disastri, diciamolo, ma era un genio anche in questo).

La saletta d'ingresso di quello che si presenta come un club ed è in effetti anche un'associazione culturale. Virno, dopo aver chiuso la sede storica, lo scorso anno si era trasferito in via del Vantaggio, in una sede transitoria. Poi ha trovato questa e l'ha presa al volo.

Entrando, sulla destra, una zona accoglienza con il tavolino di Virno e un vecchio bancone bar dove non mancano antichi registratori di cassa.

Una sfilata di tavoli bianchi che finisce in un'enorme caffettiera. Si farebbe torno a Vittorio Virno nel sottolineare solo le pecche della cucina, che pure ci sono. Perché il suo locale da molti anni allieta i palati di generazioni di amanti del cibo napoletano, in un'atmosfera sempre piacevole e circondati dall'attenzione del patron. Entrare da Tale Quale è già di per sé una bella esperienza estetica, che vale la cena.

 Tra i difetti, una carta dei vini che per ora lascia davvero a desiderare (ma forse arriverà una carta vera). Due o tre etichette, tutte campane, di vino della casa di non eccelsa qualità. Un Aglianico del Sannio a 14 euro e una Coda di Volpe a 16.

Alle pareti, oltre a un po' di simpatica paccottiglia, si trovano anche quadri di valore, come quelli di  Guttuso, Schifano, Tano Festa, Vespignani, Enrico Manera e Luciana Bucci Virno.

Nell'attesa ci si può divertire a torturare i cavallini di legno all'ingresso e, per i più coraggiosi, a cavalcarli.

IL MENU E I PREZZI Il tradizionale antipasto misto, che prevede gattò di patate, pizzelle di pasta cresciuta, arancini e latticini (15 euro); mezzi paccheri con polpetielli affogati; linguine con la colatura di alici capperi mandorle e olive (15); salatielli con le cipolle di Tropea, tonno e pecorino; lo scarpariello, che è pasta ripassata in padella croccante, rosolata al pomodoro e basilico due volte; ricciola, cottura al piatto con misticanza (18), alici con la provola affumicata (15); calamari ripieni di scarola, alici capperi e olive (15); pizza di scarola (10) insalatina novella (7), vitella al forno con friarielli (18)

Bonus La straordinaria ricchezza di oggetti, che è storia, e l'umanità di Vittorio.

Malus La (non) carta dei vini e i prezzi, che non sono granché contenuti: l'antipasto costa 15 euro, il primo 15, il secondo da 15 a 18. I dolci costano 6 euro in media, il caffè 2. In compenso Vittorio è generoso e, senza conoscersi (come di consueto Puntarella è in incognito), regala uno sconto di 11 euro.

I voti di Puntarella Rossa

Cucina; 6,5
Ambiente: 7,5
Servizio: 7

Tale Quale come l'Ortica, via Archimede 80/a, tel. 063338709. Aperto tutte le sere e la domenica a pranzo. Chiuso la domenica sera e il lunedi'

Sei iscritto alla nostra pagina fan di Facebook? E alla newsletter (in alto sulla homepage)? No? Fallo subito, vinci una cena nel miglior ristorante della città! (non è vero, ma qualche esca bisogna pur darla…)