Consumo di alcolici in Italia: due persone su dieci dicono basta

Consumo di alcolici in Italia

Consumo di alcolici in Italia. Italiani sempre più lontani dal consumo di alcolici? Pare proprio di sì. E non perché è appena passato gennaio con il Dry January, iniziativa promossa da Alcohol Change UK per il benessere personale, grazie alla rinuncia all’alcol per un mese. A dirlo sono le ricerche, con i loro dati che arrivano direttamente dalle dichiarazioni degli interessati: secondo l’ultimo Consumer Pulse Report di CGA by NIQ, condotto a dicembre 2023, rivela che il numero dei consumatori intenzionati a eliminare l’alcol sale al 30% nella fascia di età 18-34 anni; mentre il 40% intende ridurne il consumo.

Tutti i numeri 

Consumo di alcolici in Italia

Andando ancora più nel dettaglio della ricerca, emerge che il 61% delle persone (tre consumatori su cinque) ha dichiarato di voler consumare bevande analcoliche, tra cui caffè, tè e soft drink tra le tre scelte principali e il 20% prevede di provare varianti analcoliche o a basso contenuto alcolico. Più in generale, l’82% vuole dare priorità alla salute e al benessere nel 2024, con un terzo (32%) che prevede di moderare il consumo di alcolici per tutto l’anno.

Dopo un periodo di feste intenso, i consumatori – spiega Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader di Cga by Niq – sono più attenti alla salute e alle spese, anche se molti di loro intendono ancora frequentare bar e ristoranti. I locali che propongono alternative interessanti alle bevande alcoliche e che offrono un buon rapporto qualità-prezzo, possono da un lato soddisfare le nuove esigenze di consumo alcohol-free e dall’altro ampliare strategicamente la loro offerta”.

Una ricerca che si collega a quello che sta accadendo negli Stati Uniti dove a ridurre il consumo di alcolici è il Governo. Attualmente le linee guida suggeriscono non più di due “bevute” al giorno per gli uomini, una per le donne, ma dal 2025 le cose potrebbero cambiare: non più di due bicchieri di vino a settimana, con l’invito a non berne affatto.

 

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[Foto @Zan e @Kobby Mendez via Unsplash]