Dolci delle feste in Toscana, da Natale alla Befana con ricciarelli, cavallucci e cantucci

Foto Pasticceria Fiore, Siena

Dolci delle feste in Toscana. In tutta la Toscana, la magia delle feste si esprime non solo attraverso il calore delle tradizioni familiari, ma anche attraverso i dolci tipici che riempiono le tavole con sapori e profumi. Durante le festività, le cucine toscane si animano di antiche ricette tramandate di generazione in generazione, che uniscono la maestria culinaria con la passione per gli ingredienti locali.

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Dolci delle feste in Toscana

Panforte

I primi tre dolci che citiamo, sono nati in quel di Siena. Tra i protagonisti indiscussi della tavola toscana durante le feste c’è infatti il “Panforte”. Una vera e propria opera d’arte dolciaria, composta da frutta secca, miele, spezie e zucchero, il tutto amalgamato con maestria e cotto lentamente. Il risultato è un dolce denso e aromatico, dal gusto avvolgente, perfetto per accompagnare un buon bicchiere di vin santo nelle fredde serate di dicembre e gennaio. Il Panforte di Siena IGP può essere di tipo bianco, con la superficie ricoperta di zucchero a velo bianco candido; e di tipo nero, di colore marrone scuro. Appare per la prima volta in una cronaca del 7 febbraio 1205 quando viene citato con il nome di Panpepato (o Panforte), per l’abbondante presenza di pepe ed altre spezie nel suo impasto. In occasione del Palio dell’Assunta la Regina fece visita alla città di Siena. Per renderle onore le venne dedicato questo prodotto che in quel momento era l’alimento simbolo di potenza e ricchezza. Nella Farmacia Fiore che esiste dal 1827, in via di Garibaldi, la passione per le spezie divenne anche passione per la ricerca e per la storia dei dolci senesi. Si cercarono, studiarono e catalogarono le poche ricette antiche. E fu così che nacque la Premiata Manifattura del Panforte Fiore. Qui potete trovare ancora uno dei migliori prodotti senesi.

Cavallucci

Cavallucci di Siena – Antica Drogheria Manganelli

I cavallucci sono un’altra chicca della tradizione toscana, anch’essi originari del territorio senese. Questi biscotti, preparati con miele, noci, canditi e spezie come cannella e chiodi di garofano, portano con sé il sapore autentico di una cucina che celebra l’incontro armonioso tra ingredienti semplici e un’abilità artigianale tramandata nel tempo. Arrivano addirittura dall’epoca di Lorenzo il Magnifico, realizzati con un impasto aromatizzato con spezie (cannella, anice e noce moscata), sono biscotti grossolani, di forma irregolare e piuttosto grandi. Il nome deriva dal fatto che i “cavallai”, gli addetti al cambio dei cavalli alle stazioni di posta dei viaggiatori, ne mangiavano a bizzeffe. La loro tradizione nel tempo si è allargata da Siena fino al grossetano: anche a Massa Marittima la loro produzione caratterizza tutte le festività. Per provare Cavallucci fatti a regola d’arte una delle tappe migliori è lo storico negozio di Via di Città a Siena, presente dal 1879. Stiamo parlando di Antica Drogheria Manganelli, dove è possibile trovare veramente tanti prodotti tradizionali senesi.

Ricciarelli

Nelle case toscane non possono mancare poi i ricciarelli, o più precisamente i Ricciarelli di Siena IGP. Morbidi dolcetti a base di mandorle tritate finemente, albume d’uovo e zucchero a velo. La loro forma allungata e la superficie leggermente croccante nasconde un cuore tenero che si scioglie in bocca con tanto gusto e dolcezza. Il sapore e l’odore sono quelli tipici della pasta di mandorle. Le origini dei Ricciarelli di Siena sono legate a quelle del marzapane, dolce a base di mandorle e zucchero che si diffuse in città nel XV secolo. Con il termine marzapane si indicava la pasta di mandorle utilizzata per le torte morbide; i marzapanetti erano invece i biscottini di forma quadrata ricavati dal marzapane. Vista la presenza dello zucchero erano destinati ad un pubblico più che benestante ed erano venduti nelle botteghe degli speziali senesi, le farmacie di una volta. A partire dal 1800 i marzapanetti, modificati nella forma, vengono chiamati finalmente ricciarelli.

Se volete provare alcuni dei ricciarelli più buoni della Toscana, non potete non passare da Pasticceria Sinatti. Adesso l’azienda vanta due punti vendita e un laboratorio nella provincia di Siena ed è una delle maggiori realtà del settore della zona. Le Pasticcerie Sinatti ormai esportano i dolci tipici senesi in Italia e nel mondo.

Panbriacone

Il pandoro e il panettone sono presenti anche nelle tavole toscane, ma spesso con un tocco locale che li rende unici. La maestria artigianale si fonde con la creatività, regalando versioni personalizzate di queste delizie di Natale, magari arricchite con frutta candita toscana o con un tocco di liquore locale. Non si può non citare il panbriacone, nato da un’idea originale della Pasticceria Bonci. Un dolce che è impregnato con vini passiti, una lievitazione naturale ed il sapore profumato dell’Uva di Corinto. Un classico delle festività soprattutto nella zona dell’aretino, dove appunto possiamo trovare F.lli Bonci.

Befanini

Passiamo alla zona della Lucchesia dove troviamo i befanini. Colorati biscotti tipici che vengono preparati da Natale all’Epifania. Facili da realizzare, vengono tagliati a forma di befana, cuori, stelle o animali; vengono spesso ricoperti di codette colorate. Originari si della Versilia ma ormai comuni in tutta la regione. Noi vi consigliamo di provare quelli di Lievitamente. Un progetto che nasce a Viareggio con l’obiettivo di realizzare prodotti artigianali al 100%, con un’attenzione molto rigida nella selezione delle materie prime, nel controllo della filiera e nella tecnica di produzione. Da loro non si fa quindi ricorso ad alcun tipo di semilavorato per panificazione o pasticceria, ossia preparati in polvere.

Panficato dell’Isola del Giglio

Avete mai sentito parlare di Panficato? Facciamo tappa all’Isola del Giglio con un dolce a base di fichi e noci, ma anche di miele, vino e frutta secca. Si consuma accompagnato con Passito del Giglio o Ansonica. Una pagnotta dolce, di colore bruno, fatta con fichi secchi neri o neruccioli e le noci dell’Isola del Giglio. I fichi vengono bagnati con il vino e lasciati in ammollo per un giorno intero; una volta raggiunta la morbidezza, vengono sminuzzati ed impastati con le mandorle, uva secca, pezzetti di mele cotte o di altri frutti, scaglie di cioccolato ed anche del miele. È possibile trovarlo in diverse pasticcerie del Giglio in qualsiasi stagione, anche d’estate. Noi vi consigliamo la Pasticceria Fausto, dal 1974 producono prodotti di ottimo livello nello spettacolare scenario dell’Isola del Giglio. Tutto fatto con ingredienti di qualità che rispettano l’ambiente e soprattutto la tradizione.

Ricciolina

Sul Monte Amiata il dolce tipico delle feste natalizie è la ricciolina, a base di cioccolato e mandorle. La torta ricciolina nasce da una ricetta rivisitata descritta nel libro di Pellegrino Artusi e sarebbe stata “inventata” agli inizi del 1900 da una pasticciera locale, tale Beppa, come rielaborazione del dolce trovato nel famoso ricettario. Un dolce di forma circolare, con spessore di circa 3-4 cm, secco all’esterno e morbido all’interno. I sapori evidenti sono quelli del cioccolato e delle mandorle. In particolare è diffusa nel comune di Abbadia San Salvatore. La torta deve la sua particolarità alla tecnica di produzione, rimasta invariata nel tempo. Questo è un prodotto difficile da trovare in vendita ma c’è un progetto, che vale la pena citare, che dà la possibilità di acquistare questo dolce tradizionale nel suo e-commerce. Horto Sapiens nato dalla collaborazione con produttori, agricoltori, artigiani e sommelier della piccola, ma ricchissima a livello agroalimentare, comunità del Monte Amiata e della Val d’Orcia, ha lo scopo di promuovere e valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio.

Cantuccini

Cantuccini di Antonio Mattei

Non si può che concludere il viaggio tra le dolcezze natalizie toscane raccontando i cantuccini. Ormai un prodotto che si consuma tutto l’anno, ma che soprattutto durante le feste non può mancare in tavola. Biscotti alle mandorle tipici della regione, conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo. Si possono gustare da soli, in abbinamento a tè e caffè o, secondo la tradizione, inzuppati in vini liquorosi come il Vin Santo. Ormai valorizzati anche dal Consorzio Cantuccini Toscani IGP, il Consorzio di Tutela che ha ottenuto il riconoscimento con Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali da pochissimi giorni.

Il Biscottificio Antonio Mattei e i biscotti Mattei hanno una storia che inizia oltre 150 anni fa a Prato. Qui Antonio Mattei, fornaio e pasticcere pratese, apriva il suo biscottificio e negozio e iniziava a fabbricare e vendere ‘cantucci, biscotti e altri generi’, come riporta l’insegna della bottega. Era il 1858. Ancora ai giorni nostri se si vuole trovare un Cantuccio fatto come si deve basta passare da loro.

 

Gli indirizzi dove acquistare i dolci delle feste in Toscana:

Fiore1827. Viale Toselli 8/10, Siena
Antica Drogheria Manganelli 1879. Via di Città 71/73, Siena
Pasticceria Sinatti. Via Po 6, Sovicille (SI)
Pasticceria F.lli Bonci. Via A.Vespucci 101, Montevarchi (AR) 
Lievitamente. Corso Giuseppe Garibaldi 142, Viareggio (LU)
Pasticceria Fausto. Via Umberto I 23, Isola del Giglio (GR)
Horto Sapiens
Biscottificio Antonio Mattei dal 1858. Via Bettino Ricasoli 20/22, Prato. Tel. 0574 25756

 

 

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