Vincenzo Capuano a Milano e quelle forbici ridicole per tagliare la pizza

Vincenzo Capuano pizza Milano forbici provola e pepe 2

Vincenzo Capuano a Milano e quelle forbici ridicole per tagliare la pizza. Siamo in via Papi, zona Porta Romana, pizzeria di Vincenzo Capuano. Ci sediamo e guardiamo: che ci fanno quelle forbici dorate, inguainate in  tovaglioli di carta su ognuno dei tavolini di una pizzeria? Ovvio, servono a tagliare la pizza. Il coltello è roba antiquata, presto per tagliare la cotoletta saranno serviti pratici scalpelli, mentre per certe insalate estreme, boschive e intricate, sarà opportuno dotarsi di apposita falce (e di martello per piallare le bistecche troppo alte). (Capuano ne ha fatta un’altra, di recente: la pizza con l’anguria, la panna e il kiwi)

Vincenzo Capuano a Milano pizza e forbici

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Si scherza, ma insomma, questa è la novità che ha scelto Vincenzo Capuano, noto pizzaiolo napoletano (prima Rossopomodoro poi le sue in piazza Vittorio, Vomero, Pozzuoli), per emergere nel panorama sempre più affollato di pizzaioli gourmet, che fanno a gara chi ce l’ha più alto (il cornicione), a chi idrata di più e a chi produce alveolature perfette. Non ne avrebbe neanche troppo bisogno, essendo vincitore del “Campionato mondiale della pizza napoletana“, sempre che crediate a questo tipo di classifiche. E non ne avrebbe bisogno perché la sua pizza è semplicemente buona. Ma Capuano ha pensato che fosse un bel trucchetto di marketing, con allegato lo storytelling della tradizione familiare, della prova delle pizze tagliandole con le forbici.

Vincenzo Capuano a Milano pizza e forbici logo

La visita alla nuova pizzeria di Vincenzo Capuano non ci ha entusiasmato, lo diciamo subito. Otto vetrine, molti coperti e una pizzeria che in qualche modo si propone come locale popolare e familiare (ma occhio ai bambini attratti dalle forbici). Il claim scritto sulle vetrine poi in un neon dentro è: “Vivere di pizza è meraviglioso“. E vabbè.

Vincenzo Capuano pizza Milano forbici divanetto

Il locale ha qualche pretesa (fallita) di eleganza, con una parete di mattoncini bianchi sbrecciati newyorkese, ma poi davanti c’è un grande frigo Coca Cola e di fianco il bancone si fanno notare diverse casse di acqua Lurisia. Dal soffitto pendono grandi palle di luce, c’è un bancone di marmo e il logo di Capuano, il solito neon di una fetta di pizza, vagamente informe e naturalmente tricolore.

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Vincenzo Capuano pizza Milano forbici birra

Le sedie sono quelle intere, in vellutino color pastello. Noi ci sediamo lateralmente, dove c’è un lungo divanetto. Peccato che i tavolini siano posti in corripondenza degli assi di legno, che rendono decisamente scomoda la seduta, con l’osso sacro che chiede aiuto. Sul tavolo ci sono tovagliette americane in simil pelle ovali. Chiediamo che vini ci sono al bicchiere: il cameriere sembra smarrito. Dice così: “Mi sembra ci sia un Pecorino“. Sembra? E bollicine? “Abbiamo un prosecco“. Ok, una birra, che birre avete? “Piccola o grande“. Vabbè, piccola. Ma che tristezza.

Il menu divide le pizze in tradizionali e contemporanee. La margherita costa 8 euro. Tra le contemporanee – che costano tra 10 e 12 euro – c’è “Napolitudine“, con San Marzano, ricotta e polpettine, “Salsiccia e friarielli”, “Pappuliata“, con il ragù di Nonno Enzo, “Don Antonio“, con vellutata di carciofi.

Vincenzo Capuano pizza Milano forbici provola e pepe

Noi prendiamo il suo cavallo di battaglia, con cui ha vinto il Campionato, la “Provola e Pepe contemporanea“, con pomodoro San Marzano schiacciato a mano, provola affumicata di Napoli, pepe macinato fresco, pomodorini arrostiti conditi, olio evo e basilico (10 euro). Molto buona, morbida e con il cornicione pronunciato. Una pizza moderna senza inutili eccessi.

Vincenzo Capuano a Milano pizza e forbici provola e pepe tagliata

La tagliamo con le forbici e ci sentiamo un po’ cretini. Poi le forbici ci restano lì, sulla pizza, non sappiamo bene dove metterle e danno anche alla nostra pizza un’aria un po’ malinconica, tristanzuola. Ma davvero ce n’era bisogno?

Il sabato lunghe code, non si prenota, il servizio piuttosto disastroso.

Vincenzo Capuano, via Lazzaro Papi 7, Milano, tel 347 371 2825

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