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Dabass Milano, tapas e modernariato a Porta Romana. Ci son locali che in un attimo fanno il botto. E ti chiedi: come non averci pensato prima? E’ il caso di Dabass, creato dagli stessi protagonisti del Mam. Un’idea apparentemente semplice, ma con una realizzazione complessa: un locale in stile antico, che ricrea la Milano di una volta, negli arredi e nella cucina, senza rinunciare alla modernità.
Il risultato è uno dei posti più godibili e divertenti di Milano, nato a Porta Romana, nella vitalissima via Piacenza, che ha appena visto la nascita di The Spirit.
Godibile e divertente ma con qualche difetto da rivedere, a cominciare da un inquinamento acustico quasi insopportabile, unito a un servizio alquanto approssimativo.
L’ambiente e il team
Dabass nasce al piano terra di Casa Sartorio, una sorta di piccolo Flatiron nostrano (opera dell’architetto Provasi). Alla guida del locale ci sono Maddalena Monti, il mixologist Robi Tardelli e lo chef Andrea Marroni. Il trio che ha fatto nascere il fortunato Mam, adiacente all’enoteca Il Cavallante e di fronte a Giulio Pane e Ojo.
L’ambiente è ricostruito con stili diversi e ammiccamenti agli anni ’30 e ’40, dallo studio di architettura A2BC, con la collaborazione della designer Francesca Savini. Nuovo è invece il bancone in ceramica bianca e nera di Graziano Locatelli. Ai tavoli e al bancone arrivano porcellane e ceramiche spaiate.
La cucina e il menu
Tutto è all’insegna dell’informalità. Non c’è un menu scritto né una carta dei vini. Del resto il menu è cortissimo e si compone di un paio di piatti del giorno (14 euro a piatto) e di un giro di tapas grandi (o porzioni piccole) da quattro (costa 30 euro). Niente servizio, acqua a 1 euro e vini sui 5 euro a calice.
La degustazione di tapas
I piatti e le tapas cambiano ogni giorno. Nel nostro giro di degustazione avevamo un uovo pochè con crema di zafferano, molto saporito.
Una tartare di vitello, gustosa ma un po’ striminzita.
Una straordinaria pappa al pomodoro.
E una tartare di tonno ala lunga, presa in sostituzione dell’insalata di nervetti su letto di funghi porcini. A seguire, un galletto saporito e croccante.
Lo chef, Andrea Marroni, è romano (ha lavorato da All’Oro con Riccardo Di Giacinto), ma da qualche anno bazzica Milano: viene, come detto, dal Mam, ma in precedenza era stato da Barba. Quanto al vino, ci sono discrete etichette, molte di vini naturali e artigianali, come il Barbera della Cascina Tavijn, sciaguratamente versato lontano da noi. Uno dei problemi, il servizio, da risolvere, insieme all’inquinamento acustico, per far diventare Dabass una meta davvero piacevole e originale.
Dabass Milano, via Piacenza 13. Tel 02 45371120