Food influencer e Report: le affettuosità reciproche di food blogger, uffici stampa e sponsor

Food influencer e Report Ok, si sa, ma fare un ripasso è sempre utile. Report fa una puntata sul mondo degli influencer e scorrono le immagini delle Chiare Maci, delle Sonie Peronaci, dei Sorbillo, degli sponsor, degli uffici stampa. Il mondo del cibo, nelle sue ramificazioni proprietari-chef-giornalisti-foodblogger-sponsor, è una grande famiglia dove si fa finta di volersi bene per interesse e dove succedono cose feroci come in tutte le famiglie.

Report ci mostra Chiara Maci e “scopre” che è sponsorizzato ogni gesto della sua vita mediatica, compresi i compleanni e i momenti intimi della figlioletta. Lei, tra il naif e il furbesco, spiega che il suo stile è cucinare con il gorgonzola. Certo, ognuno ha il suo stile e il suo gli frutta molto. I suoi post sono sponsorizzati da tutti, non solo da aziende food, dalla Kartell, Mellin, Enel, Coop. Che c’è di male se nella bella foto su Instagram in primo piano si vede una bottiglia di Moretti? Una volta, ai tempi in cui si sapeva chi era Vance Packard, la si chiamava persuasione occulta. Ora si chiama marketing, che fa più figo.

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Report cambia angolazione e va a Napoli, dove va in scena una sorta di processo farsa a Luciano Pignataro, accusato da un gruppo di pizzaioli scatenati di far pagare i suoi pezzi. Accuse false, probabilmente, ma c’è chi lo fa, e magari a tua insaputa. E ogni pezzo pesa, in termini di immagine e di incassi. Restare liberi è un miraggio. Ci vorrebbe un bel conto in banca o una buona struttura morale. Come si fa, s’ha da campa’.

Poi c’è il capitolo scottante dei blogger-giornalisti che fanno altro. Tipo che diventano proprietari di ristoranti (si cita Antonio Scuteri, coordinatore di Sapori di Repubblica e comproprietario di Romeo e Giulietta, con la Bowerman). O che di mestiere principale fanno gli uffici stampa e poi scrivono post entusiastici sui locali dai quali prendono soldi. C’è questa Donatella Bernabò Silorata, che fa il “doppio gioco”. E dunque? Siamo tutti corrotti? Nella notte tutti i gatti sono bigi, ma forse bisogna accendere la luce per provare a capire, a distinguere. Altrimenti ci si affida a Tripadvisor, altro momento di Report, che non ha le risorse, e forse neanche la voglia, di intervenire su recensioni farlocche, vendute, comprate, magari a base di vendette trasversali.

Chi siamo noi per fare le verginelle? I puri, si sa, vengono epurati e inciampano in qualcuno che gliela fa pagare, perché, appunto, conviene pensare e far pensare che “sono tutti uguali”, che “è tutto uno schifo“. Anche questo sito deve combattere ogni giorno per mantenere la sua onestà, chiamiamola con questa parola antica. Ogni giorno ci arrivano richieste di pezzi a pagamento, che decliniamo. Ogni giorno dobbiamo decidere se qualcuno che lavora in qualche modo nel settore può collaborare con noi. E di solito lo scartiamo, salvo magari scoprire dopo che alcuni lo sono, e cercare di limitare i danni al lettore. Non facciamo pubblicità subliminali, non accettiamo piatti di pasta e bibite in regalo. Siamo entrati nella proprietà di un locale, Eggs, che abbiamo creato come resident restaurant di Puntarella, e lo dichiariamo pubblicamente, per sventare un ipotetico conflitto d’interesse. Facciamo il sito per divertirci, ma con passione e serietà e pensiamo che la strada giusta per un rapporto con il lettore sia dirgli tutto, la trasparenza. Però sappiamo anche che ci sono lettori che se ne fregano, che non hanno tempo né voglia di distinguere e capire e allora bon, pace, ognuno va per la sua strada, Chiara Maci fa la sua persuasione occulta e noi continueremo ad andare sul nostro sentiero, “umile ma onesto”, come diceva la Smorfia.

  • Naturalmente questo post gode del generoso contributo di Kartell, Moretti, Enel e Coop che ringraziamo (anche se la Moretti fa schifo).