Dove mangiare a Torino al Salone del Libro 2015. A Torino dal 14 al 18 maggio arriva il Salone del Libro 2015 e tra un reading e l’altro la fame si farà sicuramente sentire; ecco per voi sei ristoranti di Torino dove fare pausa, magari con un buon libro, e gustare piatti tipici e non.
Consorzio – Centro
Il Consorzio, aperto nel 2008, è uno dei migliori ristoranti ristoranti di Torino: informale e caldo, con tavoli di legno, propone in menu tra l’altro la battuta al coltello, risotto della vendemmia con midollo affumicato e stichelton (11 euro), l’agnolotto gobbo di Asti (13 euro) e il brodo di gallina, tartufo nero e rosso d’uovo (13); ci sono anche piatti non piemontesi, come il passatello romagnolo. Nella carta dei vini, 250 etichette quasi tutte di vino naturale. Non mancano le birre artigianali e i distillati come grappe, genepy e whisky. Prenotare con largo anticipo.
Consorzio, Via Monte di Pietà 23, Torino. Sito. Tel. 011 276 7661
Scannabue – San Salvario
Aristarco Scannabue, celebre grammatico e critico ribelle al sistema, aveva l’intenzione di “scannare gli scrittoracci moderni”, nonché “la stucchevole poesia bucolica, l’erudizione accademica e il bigottismo religioso”. Quale miglior occasione, dunque, per assaggiare una splendida tartare di fassona, un Brandacujun (stoccafisso e patate) o un tonno di coniglio (carne macerata nell’olio per giorni). Non mancano agnolotti e tajarin, stinco e brasato, innaffiati da una vasta selezione di vini. A pranzo c’è lo scanna lunch con gli hamburger e il fish & chips, magari da gustare en plein air nel dehor. Prezzi non bassi ma più che accettabili per la qualità.
Scannabue, largo Saluzzo 25/H. Torino. Sito. Tel. 011.6696693
Antiche Sere – San Paolo
Una trattoria che vi permetterà di fare un tuffo nel passato: Antiche Sere, tra tendine di pizzo, piastrelle, insegne retrò, propone innanzitutto la cortesia della famiglia Rota. Tra i primi spiccano gli agnolotti al sugo d’arrosto (9 euro), gnocchi alla salsiccia e poi peperoni con la bagna caoda, petto d’anatra arrosto e soufflé al moscato con lo zabaione. Conviene prenotare per tempo. Se volete prendere una pausa dal Salone, potrete passeggiare nei dintorni del ristorante nel vivacissimo quartiere operaio nato (e morto) intorno agli stabilimenti Lancia.
Parl’Apà – Porta Susa
A due passi da piazza Statuto ecco Parl’Apa, un’enoteca con cucina che oltre alla vasta collezione di vini (biologici e biodinamici) e distillati, sforna piatti preparati con prodotti stagionali della tradizione piemontese: peperoni alla fiamma con bagna càuda, tajarin trombette e lavanda, tagliata e costata di fassone, battuta al coltello, stratos di pere e seiras.
Parl’Apà, Corso Principe Eugenio 17, Torino. Sito.Tel. 011 436 5899
Dora in poi – Regio Parco
Dora in poi è un ristorante di cucina italiana “contemporanea” creato e pensato dai giovani Daria Baradel e Alfredo Gerbina. La cucina è fusion, e non comprende antipasti, primi e secondi, ma crudi, caldi e marinati preparati dallo chef ucraino Vasil Andrusyshyn; si va dal pesce, zuppe, pasta, alle carni, brodo al limone fino al minestrone di frutta e verdura e le insalate come quella con il finocchio marinato con arancia, olive taggiasche e cipolla di Tropea, per non parlare della rivisitazione del tiramisù. Il martedì ai cibi si aggiunge la musica live come quella manouche (jazz gitano).
Dora in poi, Via Catania 21, Torino. Sito. Tel. 011 240 9962
Banco Vini e Alimenti – Quadrilatero
Tra un libro e l’altro, il Banco Vini e Alimenti merita una visita; questa vineria dall’atmosfera informale (aperta da poco e filiazione del più noto Consorzio), dà grande attenzione alla proposta gastronomica, con una cucina aperta fino a mezzanotte e piatti di cucina espressa e di gastronomia già pronti da portar via. Tra i must ecco i ravioli di gamberi di Mazara stracciatella e tartufo nero estivo, le ostriche Petit Dame e i gamberi di Mazara del Vallo, guanciale di maiale e cipolla al curry.
Banco Vini e Alimenti, Via dei Mercanti 13, Torino. Sito. Tel. 011 764 0239