1 / Eataly Roma? A me piace (anche se)

Allora, ricominciamo. Su Eataly avete letto di tutto e di più, a cominciare dalla polemica che si è scatenata su Puntarella Rossa, con il reportage di Agrette Sauvage (qui) sulla cacio e pepe al ristorante Italia. I giudizi divergono, ed è normale che sia così. Io vi dico il mio: a me Eataly piace. Ovviamente ci sono (piccole) cose che non mi vanno giù e le elencherò di seguito. Intanto, vi dico che ho passato in rassegna uno per uno i ristoranti(ni) a tema. Nella prossima puntata parleremo di street food: cominciamo con la friggitoria di Pasquale Torrente, poi passeremo alla Piadineria dei Fratelli Maioli e alla gelateria Laìt. Infine, a seguire, parleremo di pizza, panini e product reviews.

Ed ecco quel che non mi piace, giusto per levarmi subito il sassolino dalla scarpa e non pensarci più:
La coda per raggiungere il parcheggio (già al completo) tutte le sere. Sì anche, per dire, un mercoledì sera di fine luglio.
– Quelli che fanno il giro turistico e s’incantano davanti a un banco frigo togliendo completamente la visuale per interi minuti (mentre io tento di fare la spesa) e poi vanno via senza prendere nulla.
– Il tè al limone bio di “La Finestra sul cielo”. I succhi di frutta li adoro, il tè freddo lo fa meglio il bar vicino a dove lavoro.
– I prezzi di alcuni prodotti perché vorrei tutto.
La panna cotta della pasticceria di Montersino (è buona, ma sembra più una mousse).
– Il parcheggio. Ora è a pagamento (con un sistema un po’ macchinoso per effettuare il pagamento, specialmente con una spesa in mano), ma non è quello il punto. Una tettoia per riparare teste e automobili dal sole rovente sarebbe gradita. Se si parcheggia in fondo e si deve percorrere quello spazio sotto il sole romano il colpo di calore è dietro l’angolo.
 

Detto questo, a me Eataly piace. Mi piace l’idea che possa esaudire ogni mio desiderio gastronomico (spesso colpevolmente travestito da bisogno, lo ammetto).
Mi piace che ci sia un “supermercato” (mi si passi il termine) curato, ordinato, quasi elegante.
Mi piace che ci sia una scelta di birra artigianale notevole (anche se c’è spazio per ampliarla).
Mi piace che ci sia posto per la cura della persona e della casa.
E soprattutto mi piace la libreria e i volumi d’approfondimento (che gioverebbero a molti).
E mi piacciono molti dei ristorantini di cui vi parlerò nei prossimi giorni.

(segue)