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La pizza di Geolier esaurita non solo a Sanremo, impossibile prenotare. Volevamo disperatamente provare la pizza di Geolier. Per curiosità, non per altro, e per verificare se questa, come pare, è l’ennesima operazione spericolata di marketing da parte di un cantante/influencer o se c’è un po’ di sostanza in più. Ma è impossibile. Se non sei a Sanremo e vuoi prenotare la tua pizza, Deliveroo ti risponde che al momento non è possibile prenotare. Troppo successo, come è inevitabile che sia, se sei uno dei cantanti di Sanremo 2024 a dare il tuo nome a una pizza e se i consumatori ci cascano come sempre, ammaliati dall’influencer di turno.
La pizza di Geolier
Consegne in tilt
Nei giorni scorsi stata ampiamente pubblicizzata la possibilità di prenotare una pizza su Deliveroo a Roma, Milano e Napoli, oltre che a Sanremo, dove c’è il pop up aperto al posto della trattoria Al Sessantuno. E invece il servizio è andato subito in tilt. In molti hanno notato che la pizzeria sanremese di Geolier ricorda da vicino quella di Sorbillo, con tanto di richiami ai Quartieri Spagnoli. Ma è nata prima la pizzeria o Geolier cantante?
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La pizza Geolier non esiste
Naturalmente è nato prima il cantante e poi la pizzeria è una trovata di marketing. Insomma, la pizza Geolier non esiste. Non ha una sua fisionomia specifica, anche se è stata studiata una linea in cui c’è la pizza “I p’ me, tu p’ te”, dal titolo della canzone, con salsiccia e friarielli. Tra le altre, la pizza “23 marzo”, una margherita con pomodoro giallo, la pizza “Secondigliano”, una marinara e naturalmente la pizza “Maradona”, che è una bianca con zucchine.
Chi la fa materialmente?
A Napoli la pizza la fa materialmente Salvatore Ventimiglia, titolare della pizzeria Samuele, del rione Luzzatti. Ventimiglia spiega candidamente che l’idea è stata di Deliveroo e che non c’è una “scienza” particolare dietro: “Quello che conta è Sanremo e poi l’oggetto da collezione, il cartone stilizzato con l’immagine di Geolier. Dopo Sanremo dovremmo finire di farla”.
La pizza di Geolier è una bufala
Insomma, la pizza di Geolier è una bufala, non nel senso che si fa con la bufala, ma nel senso che è una normalissima pizza qualunque, con il cartone personalizzato. Una trovata pubblicitaria e nient’altro. Chissà che poi qualcuno non si metta poi a produrre una pizza “pezzotta” con i nomi di Geolier o di altri cantanti. Naturalmente Gino Sorbillo, re dei pizzaioli paraculi, ci avrà già pensato.
A proposito di marketing e Sanremo, ha avuto un’idea simile anche la rapper BigMama, Marianna Mammone, che ha aperto una rosticceria pop–up in Corso Garibaldi, la strada principale di Sanremo.