Toninelli e il tonno, perché non c’è niente da ridere

toninelli e il tonno

Toninelli e il tonno, perché non c’è niente da ridere. Danilo Toninelli ci fa sempre molto ridere. Perché è un gaffeur nato, un personaggio sopra le righe, con quel fisico palestrato e lo sguardo concentrato e chiunque abbia sfogliato qualche pagina del suo libro “Non mollare mai” (d’accordo, siamo in pochi…”) non ha potuto togliersi un sorriso per qualche tempo.

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L’altro giorno siamo incappati in una sua dichiarazione, leggendo un articolo del Corriere della Sera. Dice il Toninelli: «Io prima mangiavo il salmone, sapete noi fissati con la palestra… o mangiavo la bresaola. Cancellato tutto: un po’ perché non è più fattibile. Io non riesco a prendere neanche il tonno. Avete presente una scatoletta di tonno? Io prima prendevo quello in vetro, ma porca puttana costava due euro e cinquanta! Adesso sono sette euro! Ragazzi, è una roba devastante».

Verrebbe da chiedersi dove fa la spesa il Toninelli, perché è vero che il tonno, come tutto, è aumentato. Però è anche vero che se guardi, diciamo, alla Lidl trovi una scatoletta a 1,49 euro e un barattolo in vetro di Filetto di Tonno a Pinne Gialle al Naturale Nixe a 3,39. Al Carrefour un barattolo di tonno Rio Mare costa 4,29.

Ma il punto non è il tonno. Il punto è la realtà degli aumenti dei costi della materia prima e la retorica apocalittica che spesso è collegata. Joe Biden, per dire, ci sta perdendo le elezioni. Toninelli ha perso il ricco stipendio da parlamentare ed è tornato a fare l’assicuratore. Gli avevano detto di andare in televisione, dove gli davano anche 500 euro, ma “la tv è una merda” e quindi niente. Deve farcela con i suoi mezzi. Eliminare il tonno in vetro e passare a quello in scatola. Smettere di rifornirsi da Eataly e passare alla Lidl. Milioni di italiani vivono così, senza lamentarsene troppo. Avrebbero il diritto.

Ma la realtà è una cosa troppo complessa per risolverla con il populismo o con la lamentela. Le materie prime aumentano per la speculazione, come sempre, ma anche per le guerre, la pandemia, il climate change, gli assalti degli Houti nel mar Rosso. La politica, quella vera, dovrebbe servire per trovare qualche soluzione ai problemi. Ma troppo spesso i politici vivono in mondi distanti dalla realtà. Anche gente come Toninelli, che si vuole uno del popolo, e che non sa scegliersi una scatoletta di tonno senza pagare sette euro.