Pizzeria dal Presidente e omofobia a Napoli, il pizzaiolo che chiama i gay “pervertiti infelici”. Gli screenshot non lasciano dubbi. Siamo in presenza di una persona di un livello intellettuale non elevatissimo, ma qui il problema non sono i congiuntivi, le h messe dove non devono (e viceversa) non è l’ignoranza della grammatica e della lingua italiana. Qui il problema è il razzismo omofobo. La denuncia arriva dai social ed è corredata da prove digitali. A supportarla una giornalista di Sky Tg24, Monica Napoli. La notizia è stata ripresa da molti organi di stampa.
Succede quello che leggete nel tweet sopra, con le belle parole di Massimiliano Di Caprio, titolare della nota pizzeria napoletana Dal Presidente, che prese il nome da Bill Clinton, il presidente Usa che mangiò lì una pizza. Uno che si definisce “uomo uomo“, con delirio annesso su “nocchettine“, “pisellini” etc. Il repertorio triste di un’Italia che pensavamo superata.
Di Caprio sui social si è difeso dicendo che la sua reazione nei confronti di una coppia gay entrata in pizzeria era dovuta al fatto che voleva “difendere i bambini“. A conferma, spiegava: “Cara Monica pensa quello che vuoi la cosa bella che il tuo pensiero non mi interessa devono vergognarsi i pedofili e quelli che fanno del male io ho solo espresso un pensiero a difesa dei bambini a me sta più a cuore un bambino che tu che vieni o non vieni a mangiare la mia pizza”.
Insomma, di male in peggio. Di Caprio confonde volutamente omosessualità e pedofilia, lui che in un altro tweet si definisce “cattolico e figlio di Dio” e che non vuole fare “il lecchino dei gay”. Di Caprio si difende ancora dicendo, come da copione, di avere “amici gay”. Non sembrerebbe a leggere le recensioni di Tripadvisor, che parlano di omofobia anche in passato, oltre che di altri problemi, come di mancanza di scontrini fiscali e altro.
A questo punto la domanda (si poneva già con i vini di Bressan) è: ma voi ci andreste in una pizzeria gestita da gente così? La nostra risposta l’avrete intuita.