Calice Sospeso a Roma, un grande successo e un grande grazie alle enoteche e ai lettori. Quando Puntarella Rossa ha lanciato l’iniziativa del Calice Sospeso, non avevamo nessuna idea di che accoglienza avremmo ricevuto. Era un momento triste, uno dei tanti di questa quarantena, e parlando con ristoratori e titolari di esercizi commerciali, la paura e la depressione si tagliavano con il coltello. Così abbiamo pensato a un’iniziativa che fosse simbolica ma non solo. Quello che mancava, oltre ai soldi e alle prospettive, era il contatto con i clienti. Il calore delle persone che avevano frequentato i locali della città. Si era spezzato un filo e ognuno se ne stava isolato e impaurito. Per questo abbiamo pensato di riannodare quel filo, di mettere in piedi un ponte d’emergenza tra i locali e i clienti. Una dopo l’altra hanno cominciato ad aderire enoteche e wine bar. Alla fine sono diventate 31.
Era il 2 aprile quando lanciavamo l’iniziativa. A distanza di un mese e mezzo, l’iniziativa finisce, perché i locali riaprono. Sono oltre duecento i lettori di Puntarella Rossa che hanno voluto contribuire al Calice e versare una cifra, talvolta di pochi euro, ma anche di qualche centinaio. Ora potranno godersi con le loro enoteche di fiducia, un bicchiere e una bottiglia beneaugurale. E’ inutile fare il conto finale dei soldi raccolti (non un euro è andato a Puntarella, che ha fatto solo da tramite), perché non è quello che conta. Conta aver tenuta accesa la fiammella nel buio.
Ora si ricomincia. Tra mille paure e dubbi, tra regole assurde e aiuti dello Stato che non arrivano. Noi faremo la nostra parte, come al solito, sempre al servizio dei lettori, ma con il rispetto dovuto a chi lavora e si impegna per farci stare bene. Un grazie ancora.
- la foto in copertina è dell’Enoteca Verso.