I prezzi di Cracco, il suo living, lo zucchero moscovado e Er Murena che litiga con se stesso

I prezzi di Cracco, il suo living, lo zucchero moscovado e Er Murena.

Apre Cracco in Galleria a Milano e non riesco a smettere di guardare il menu. E i prezzi.
Rilassati, è infantile scandalizzarsi dei prezzi. Cosa c’hai, dodici anni? Sei un umarell?
Riso al topinambour e aceto di lamponi 48 euro. Ripeti con me: 48 euro.
 La pianti? Non vorrai mica raccontarmi la solita storiella del food cost?
Due euro per una ciotola di riso d’oro, 50 centesimi per i topinambour, 10 centesimi l’aceto di lamponi. Ecco, fanno 2 euro e 60. Arrotondiamo a tre. Mancano 45 euro.
Ma sei cretino? Ma non lo sai che nei ristoranti si pagano la location, l’affitto, il design, gli arredi, le utenze, la brigata, il buon nome dello chef, l’ufficio stampa, il social media manager, il webmaster, le stelle, il rischio imprenditoriale? 

I prezzi del ristorante di Cracco in galleria a Milano

Spaghettone con ragù di faraona 45 euro. Faraona. Ragù. Spaghettone. Quarantacinque.
Uff, ancora? Ma lo vuoi capire che sono prezzi normali a questi livelli? Cosa vuoi che siano 45 euro? Cosa ci compri oggigiorno con 45 euro? Un’azione del Monte dei Paschi. E poi questo c’ha tutto un firmamento di stelle. Vuoi andare a mangiare alla Balera dell’Ortica? Ma vacci no. 
Albicocca alla vaniglia con biscotto allo zucchero moscovado, 36 eurini. Lo zucchero moscovado.
Senti, non ti sopporto più, se volevi un brodino con le stelline te ne stavi a casa tua. 

Lo zucchero moscovado. Il mio living, la mia rapina.
Ohh!?! Ma sei fuori? Ma cosa sei, dei 5 Stelle? Di Potere al Popolo? Così ci querela Carlo. Quale rapina, i prezzi ci sono scritti, no? Scusa Carlo, scherzava. Ogni tanto gli prende a Er Murena, ha avuto un’infanzia difficile e poi deve stare tutto il tempo con sto forcone in mano. Non è una vita facile. E tu taci e prenditi il menu degustazione, se vuoi risparmiare.

Centonovanta euro. Senza vini. Muoro. 
Va bene, vattene al diavolo, mi hai stremato. Ah Er, a proposito: paghi tu, vero?