Del Cambio, a Torino, l'aperitivo più intriso di storia e nobiltà. Ma anche tra i più corretti nella preparazione dei cocktail e per la misurata portata di appetizer, che non ingolfano lo stomaco e coccolano la fantasia. Ristrutturato dopo le vicende giudiziarie degli ex proprietari, che ne avevano decretato la chiusura obbligata, Il Cambio – uno dei simboli della città quanto la Mole Antonelliana– si è riappropriato del suo fascino antico e di un alito di spensieratezza che lo rendono uno dei locali più piacevoli e morbidi per il rito del pre cena, anche per i turisti stanziali, cioè i torinesi.
Accolti da un maître subito dopo la bussola d'ingresso su piazza Carignano, il cliente che richiede l'aperitivo e non di cenare nelle stanze che hanno accolto regine, imperatori, cancellieri, artisti di ogni grado della scala gerarchica della fama, aggiornate dal trompe l'oeil di Pistoletto, viene accompagnato al primo piano nella nuova sala Cavour, dove lo statista campeggia su una tela ad olio a lato della cucina a vista e di fronte al bancone american style. Si può scegliere tra tavolini e divanetti in uno spazio rischiarato dalla luce naturale delle finestre o gli sgabelloni alti costeggianti il bancone nella parte in penombra. Musica di sottofondo non solo lounge ma a toni adeguati per parlarsi senza urlarsi addosso. Lunga ma non sterminata la lista dei cocktail preparati da due giovani barman, compassati come il luogo richiede ma non ingessati: si vaga dal Saint Germain al Margarita sale e pepe, dal Vermouth antico con ghiaccio al Mojito, oppure analcolici con frutta fresca scelta da un cesto in vimini o ancora vini doc e docg e lista degli Champagne.
Il costo per tre cocktail è stato di 42 euro: lo Spritz Germain è costato 15 euro e il Margarita 12. Per suggestione, sapori e charme ne è valsa la pena.
Del Cambio, piazza Carignano 2, Torino Tel. 011 546690
