di Roberta Serio
Le cinque migliori pizzerie di Palermo, divise tra chi fa pizza alla romana e chi la fa napoletana. La disputa sulle migliori pizzerie di Palermo potrebbe non giungere mai a una netta soluzione. Il motivo è semplice. Sebbene il brocardo latino “de gustibus non disputandum est” sia più che scontato in ambito di preferenze, ad esso non può non aggiungersi una bipartizione delle scuole di pensiero in materia: i palermitani si dividono, infatti, tra coloro che amano la pizza sottile e croccante, alla romana potremmo dire, e coloro i quali preferiscono l’impasto più soffice e con un consistente cornicione, alla napoletana insomma. Premesso ciò, risulta evidente il perché di due distinte denominazioni, filopartenopea e filocapitolina, nella top list per designare le migliori pizzerie del capoluogo: una per ogni scuola.
Ciccio passami l’olio
FILOPARTENOPEA
Atmosfera minimal e pulita che rende piacevole la consumazione della cena. L’impasto della pizza, soffice ma tenace al punto giusto, è curato sin dalla scelta delle farine. Sono disponibili ben tre varianti: impasto con farina di Kamut ad alta digeribilità, impasto con farina integrale siciliana Tumminia e impasto con farina Cinque Stagioni. L’olio, come si può desumere dallo stesso nome del locale, è il protagonista centrale dell’esperienza gastronomica della pizzeria. Si tratta di un olio extravergine d’oliva a base Biancolilla e Nocellara che viene inserito nell’impasto e, inoltre, aggiunto a fine cottura sulla pizza ormai pronta. Il suo caratteristico sapore deciso, tuttavia, rischia di non risultare particolarmente gradito ai palati più delicati. Ottimi i latticini e i salumi scelti per condire le pizze, così come la deliziosa salsa di datterini posta alla base. Vasta la scelta tra i vari condimenti. Degne di nota le pizze fritte: appetitose e non unte. Non dispiacerebbe un servizio più attento e cordiale anche nelle serate più caotiche.
Prezzi: 12 euro circa a persona
Ciccio passami l’olio, piazza Magione, via Castrofilippo 4, tel. 091 616 7109
La Braciera
VIA DI MEZZO
La pizzeria, rinomata in città per la scelta degli ingredienti e per la varietà degli stessi, si cura con particolare attenzione anche degli impasti, rispettando i procedimenti di lunga lievitazione che prevedano il (ahimè poco usuale) passaggio della maturazione. Essa consiste in una fase di riposo dell’impasto in celle frigorifere che avviene precedentemente alla lievitazione, conferendo alla pizza una consistenza croccante ma al contempo soffice e mai gommosa. Si può scegliere tra ben sette impasti diversi: tradizionale (con farina di grano tenero), ai 6 cereali (frumento, mais, orzo, avena, segale e farro), con innesto di farina di soia, STG (specialità tradizionale garantita, detta comunemente “napoletana”), di farro (cereale integrale biologico), tri-nacria (blend di farine integrali biologiche siciliane: Bianca Madonita, Russello e Tumminia), e infine con farina di kamut (prodotto con lievito biga). Una delle poche pizze a rimanere eccellente persino da fredda.
Prezzi intorno a 10 euro a persona.
La Braciera, via San Lorenzo 4/b, tel. 091 6885444
Più gusto
FILOPARTENOPEA, MA NON TROPPO
Un locale moderno, luminoso e accogliente. Non tradisce l’aspettativa di una pizza confortante e soddisfacente. Anche in questo caso, grande attenzione è conferita all’impasto, adeguatamente preparato, maturato e lievitato, e che risulta morbido, fragrante e, a posteriori, perfettamente digeribile. Di buona qualità anche gli ingredienti scelti per condire le pizze. Possibilità di degustare più pizze attraverso la formula “giropizza”.
Prezzi: circa 10 euro a persona.
Più gusto, Via Empedocle Restivo 90/A, tel. 388 8285065
Frida
FILOCAPITOLINA E FILOPARTENOPEA
Una pizzeria in grado di mettere d’accordo le richieste di tutti. Il locale offre, infatti, pizze di tre differenti fatture: le classiche, sottili, fragranti e dal diametro generoso; i vulcanotti, dall’impasto soffice, il cornicione ben sporgente e gonfio e un alto strato di condimento, e infine i quadri (il cui nome richiama il feel rouge artistico del locale, dedicato alla celebre pittrice messicana Frida Khalo), con cornicione ripieno e un impasto carezzevole e tenero, merito di un’accurata lievitazione naturale, di almeno 48 ore, e di una segreta combinazione farine. La ricchezza degli ingredienti e la molteplicità di abbinamenti possibili rendono la scelta dal menu davvero ardua. Sfortunatamente, lo spazio piuttosto limitato della sala interna rende l’esperienza un po’ troppo affollata, soprattutto negli orari di punta.
Prezzi: circa 10 euro a persona.
Frida, Piazza Sant’Onofrio n. 37 , tel. 091 5505440
La bufalaccia
FILOPARTENOPEA
Una pizzeria che, prima facie, suggerisce l’idea di un format da franchising: moderna, curata, con una location dai tratti marcati e riconoscibili. Filopartenopea per loro stessa ammissione: si definiscono infatti promotori della pizza “quasi napoletana”. “Napoletana” perché realizzata con farine provenienti dal capoluogo campano, con mozzarella di bufala campana DOP e pomodoro san Marzano DOP; “quasi” perché i condimenti con cui vengono arricchite le pizze lasciano trasparire la rilevanza del territorio siculo. E quindi ampio spazio a pistacchi, salumi dei nebrodi e così via. Particolarmente originale e goduriosa, la pizza fritta ripiena di ragù, melenzane fritte e caciocavallo fresco.
Prezzi: circa 10 euro a persona.
La bufalaccia, Via De Cosmi 13, Corso Calatafimi 740, tel. 091 6681538
Mistral
TENDENZIALMENTE FILOPARTENOPEA
Celebre per i suoi giropizza, il Mistral si conferma da anni una delle pizzerie più apprezzate in città. Il locale è molto grande ma, forse un po’ disomogeneo. Le proposte del menù sono innumerevoli. Meritano una menzione le particolari “bellavista“: pizze realizzate sotto forma di rotolo, arricchite con ulteriori condimenti esterni e tagliate a becco di flauto.
Prezzi: intorno a 12 euro a persona.
Mistral, via Bordonaro 30, tel.