California Cookhouse a Roma. Dal 2018 il giovane imprenditore Matteo Castagna ha portato a Roma la sua idea di locale, lasciandosi ispirare dalle esperienze vissute e dal modo californiano, tratto caratterizzante e fondamentale di California Cookhouse, come dice il nome. Due indirizzi a Montesacro e Prati, a cui di recente si è aggiunta una terza sede, al Pigneto, in piazza Malatesta, dove poter assaggiare hamburger, burritos, tacos e bowl. Ogni locale ha una quarantina di coperti, fra interno ed esterno, e il format si presenta come “fast casual”. “È una formula intermedia, con il servizio rapido e i prezzi di un fast food, e la qualità superiore di un ristorante – racconta Matteo – in cui l’attenzione principale è alla materia prima, proposta senza una grossa trasformazione. La carne viene selezionata e macinata direttamente nel laboratorio, le salse sono homemade, la verdura è lavorata fresca ogni mattina e il pane, stile bun americano, è sfornato giornalmente”.
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Un giovane imprenditore
Classe 1986, nato a Lecco, Matteo Castagna ha studiato Scienze della Comunicazione, ma nel frattempo ha messo su nella vecchia casa dei nonni un home restaurant di cucina romana prima e cucina giapponese poi. Frequenta con successo il corso AIS e si diploma sommelier e poi parte per San Diego dove resta per cinque lunghi anni e dove apre una pizzeria al taglio. Poi il ritorno a Roma, dove prosegue la sua carriera nella ristorazione formandosi sulle dinamiche dei prodotti e sulla loro lavorazione, ma è ancora tempo di ripartire. Questa volta la direzione è Mosca, dove tutt’oggi ha cinque indirizzi in città che propongono la pinsa.
Come nasce California Cookhouse a Roma
“Dopo aver vissuto a lungo in California, e dall’esperienza lavorativa precedente, mi sono reso conto delle potenzialità che c’erano in Italia e della richiesta su hamburger, burritos, tacos e bowl. Negli ultimi anni in Europa, e anche nel resto del mondo, tutti i trend sono arrivati dalla California. Da qui l’idea di un locale che potesse coprire un’ampia varietà di esigenze, da chi è intollerante al glutine, a vegani e vegetariani, da chi vuole una proposta più healthy a chi cerca qualcosa di più godereccio” spiega Matteo. Ed è così che nasce California Cookhouse che racconta la California non solo nell’offerta ma anche nello stile, attraverso un design vivace, arredi e colori in stile Venice Beach, murales di diversi artisti locali.
Cosa si mangia da California Cookhouse a Roma
L’offerta di California Cookhouse comprende tutte le tendenze degli States, adattate alla domanda del pubblico locale ma senza troppi stravolgimenti. Da California Cookhouse troviamo hamburger come il Deluxe, un burger di Angus con bacon, cheddar e cipolla caramellata, o il Red Hot Chili con ‘nduja di Spilinga, burrata e salsa aioli. E poi burritos e tacos, di pollo croccante, con manzo e guacamole o con sashimi di salmone norvegese. Non mancano ovviamente le pokè. In ogni sezione del menu, poi, c’è anche una selezione di ricette plant based, con i prodotti di Beyond (per i burger) e Planted (per l’alternativa vegana al kebab). Il tutto servito in un packaging totalmente ecosostenibile. Ad accompagnare un’ampia varietà di birre artigianali e una piccola selezione di vini e cocktail.
California Cookhouse. Piazza Malatesta 42, Roma. Tel. 06 9970 1630 / Viale Carnaro 13c, Roma. Tel. 06 4299 0124 / Viale Mazzini 125, Roma. Tel. 06 8558 602. Sito. Facebook. Instagram
Aperto tutti i giorni 12-15 e 19.15-22.30, venerdì e sabato 19.15-23.30