Colazione al bar sempre più cara: cornetto e cappuccino oltre 3 euro (ma non è solo una questione di prezzi)

Colazione al bar sempre più cara

Colazione al bar sempre più cara, i prezzi medi sono aumentati del 3%, come testimoniano i dati della Federconsumatori, ma ci sono alcune riflessioni importanti da fare.

 

Premesso che la qualità si paga, e lo facciamo pure volentieri specialmente a tavola, soffermiamoci un attimo sugli ultimi dati pubblicati dalla Federconsumatori a proposito dei prezzi medi della colazione per gli italiani, che sono solo la base per fare alcune – doverose – riflessioni. L’O.N.F., ovvero l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ha monitorato il costo dei principali prodotti che solitamente vengono consumati per i momenti della colazione, dello spuntino e della pausa caffè al bar, tra le abitudini più diffuse per gli italiani, e li ha confrontati con quelli registrati nel 2023. Il risultato? Nel 2024 c’è già stato un aumento medio del 3%.

I numeri della colazione e della pausa caffè

Colazione al bar sempre più cara

Secondo i dati, per una colazione composta da un cappuccino e un cornetto il costo medio è passato da 2,95 euro del 2022 a 3,07 euro del 2024 (era 2,43 euro nel 2021). Questo vuol dire che, per una colazione al bar per 5 giorni alla settimana composta da cappuccino e cornetto, nell’ultimo anno la spesa è aumentata di 29,46 euro a persona. Se invece parliamo solo di caffè, nel 2024 si spende +10,95 euro a persona.

L’analisi passa al vaglio tutti i prodotti di questi momenti delle giornata, con i prezzi che si riferiscono, ovviamente, alla consumazione al banco (per la consumazione al tavolo, va da sé che i rincari sono ancora maggiori, con cappuccino e cornetto possono costare dal 24% al 65% in più rispetto al prezzo al banco). Il prodotto che fa registrare l’aumento più alto è la spremuta d’arancia (+8%). E poi si passa ad analizzare anche l’aumento in base alle zone: +4% nel centro Italia, con il costo del cornetto che nel centro-nord fa segnare un +6%, mentre il prezzo del caffè è lievitato soprattutto al sud e nelle isole, +5%.

Le stranezze al bar 

Oltre ai numeri, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha anche elencato una serie di rincari anomali, o curiosi, segnalati nell’ultimo anno direttamente dagli utenti. Si va dal bar di Modena che nel pomeriggio fa pagare di più il caffè o dall’acqua, servita per accompagnare proprio il caffè, che in alcune attività viene messa nel conto (in media da 0,40 euro a, addirittura, 1 euro). Ma gli utenti hanno anche segnalato altri sovrapprezzi, come i 10 centesimi in più per il caffè macchiato caldo ai 20 centesimi in più per il cappuccino con latte freddo.

Cosa c’è dietro un caffè e un cornetto

Per dovere di cronaca abbiamo riportato i dati della Federconsumatori, questo non vuol dire che siano sacrosanti o che vadano presi alla lettera, soprattutto senza essere contestualizzati e analizzati. Gli aumenti ci sono, questo è evidente, ai numeri non si sfugge e all’inflazione neppure. Ma forse sarebbe il caso di fermarsi e fare qualche riflessione in più. I casi eclatanti ci sono (come il cappuccino a sei euro a Milano o le numerose polemiche che regolarmente inondano il web su scontrini pazzi, spesso in località turistiche), ma non è solo una questione di prezzi.
Basti pensare alla materia prima, a cui tante realtà (per fortuna) non vogliono rinunciare: dietro un caffè e dietro un cornetto, lavorati con ingredienti di prima scelta, ci sono costi, ricerca e ovviamente personale che – se l’azienda è seria, vuole tenersi in piedi senza sfruttare nessuno e far quadrare i conti – deve avere un regolare contratto di lavoro con uno stipendio equo. Altrimenti poi non ci si deve lamentare se qualcuno propone ai dipendenti di lavorare a nero, e neppure se ci servono prodotti scadenti.

Un argomento delicato, ma che merita la dovuta attenzione. Ne riparleremo.

 

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[Foto @andriezzo e @rumpf via Unsplash]